“Anche nel mese di maggio continua la discesa a picco dei dati relativi agli aeroporti sardi a seguito della riduzione dei collegamenti di Ryanair: Cagliari perde 1/4 dei passeggeri internazionali e Alghero addirittura il 50%”. Così il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde commenta i dati sul traffico internazionale di maggio degli scali sardi, ricordando che non comprendono ancora i dati dei voli nazionali e che, pertanto, la situazione è ancora più disastrosa. “Sono numeri impietosi – prosegue l’esponente azzurro-, che certificano che ogni mese l’economia sarda perde decine di milioni. E qualche milione mensile lo perde anche la Regione Sardegna per minori incassi Irpef e Iva. E a questo disastro -denuncia l’ex sindaco di Alghero- si aggiunge la saturazione dei voli in continuità territoriale, usati da coloro che in altro periodo avrebbero usato i voli Ryanair. Cosa che comporta che sarà molto difficile trovare voli per Roma e Milano per le prossime settimane. E’ una vera e propria “Caporetto” dei cieli che Cagliari con la sua forza economica, accresciuta anche dalle risorse in arrivo a seguito della istituzione della Città Metropolitana, può anche tollerare. Ma che Alghero e il territorio del Nord-Ovest, già colpiti da una Regione matrigna e con un economia più debole, non possono affrontare. Pigliaru e Deiana nel frattempo continuano a stare alla finestra come due comari sfaccendate, incuranti di una crisi epocale causata dalla loro volontà di abbandonare i voli low cost per motivi incomprensibili. E ciò in presenza di norme europee e nazionali che invece consentono l’intervento statale e regionale a favore di questi voli. Quasi che la Sardegna fosse fuori dall’Europa e dall’Italia. Continuano a trincerarsi dietro la pendenza di una procedura europea di infrazione sulla legge 10 del 2010, che anche a loro detta avrà un esito positivo. Nel frattempo la Puglia – incalza Tedde- avvia un nuovo programma di sostegno al low cost che raddoppierà i suoi passeggeri. L’incapacità della Giunta Regionale sta facendo scontare alla Sardegna, e soprattutto al sassarese, una pesantissima pena. Una situazione che sembra uscita da un romanzo di Franz Kafka. Ma i sardi hanno la memoria lunga -conclude Tedde-. ”.