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Novanta operai in cassa integrazione dall’1 agosto. Si aggiungono agli 80 cui non non è stato rinnovato il contratto. E’ l’estate drammatica dei lvoratori della Rwm di Domusnovas. “Esprimo la solidarietà personale e del Ministero della Difesa ai lavoratori della RWM di Domusnovas, 80 dei quali stanno vivendo un’estate drammatica a causa del mancato rinnovo del loro contratto di lavoro mentre altri 90 saranno posti in cassa integrazione a partire dal primo agosto. Tutto questo in una regione già caratterizzata da scarse opportunità di lavoro, acuite peraltro dall’attuale emergenza sanitaria. Una situazione difficile verso la quale la Difesa è intervenuta nelle diverse sedi, anche comunitarie, per ricercare soluzioni a salvaguardia di questa importante realtà produttiva.” – rende noto il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, in merito al mancato rinnovo contrattuale, annunciato dall’azienda, a circa 80 lavoratori.
“Nei prossimi giorni incontrerò i vertici aziendali, le rappresentanze sindacali e i sindacati per studiare insieme possibili soluzioni. Lavorerò anche con altri rappresentanti del Governo e, in particolare, con la collega Alessandra Todde, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, per individuare misure a tutela e a salvaguardia dei lavoratori e delle loro famiglie.” – conclude Calvisi
Deidda, Fdi. “In passato ho chiesto, più volte, al Governo interventi per salvaguardare i posti di lavoro alla ‘RWM Domusnovas’ alla luce del divieto di vendita ed esportazione all’Arabia Saudita per cercare di fermare il conflitto in Yemen dove, ingiustamente, l’azienda è stata messa all’indice come ipotetica responsabile”, commenta Salvatore Deidda, Capogruppo di FdI in Commissione Difesa.
“Ovviamente, abbiamo avuto – dal Governo – solo rassicurazioni a parole nonostante la RWM fosse definita strategica per le forniture all’Italia ed alle altre nazioni europee”, ribadisce Deidda commentando la decisione dell’azienda di mettere in cassa integrazione 90 dipendenti e non rinnovare il contratto ad 80 lavoratori che si aggiungono ai 110 del periodo passato.
“Presenterò una interrogazione al Ministro della Difesa e al Ministro dello Sviluppo economico – conclude l’esponente di FdI – per richiamare le chiare responsabilità del Governo e chiedere, finalmente, interventi risolutivi per non perdere centinaia di posti di lavoro e che fine ha fatto il riconoscimento della rilevanza strategica dell’Azienda per gli interessi nazionali, attraverso il rilascio del nulla osta di sicurezza industriale strategico, già avviato dal marzo del 2018”.
È quanto dichiara Salvatore Deidda, Deputato di FdI e Capogruppo in Commissione Difesa