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Con il nuovo Poetto e il lungomare appena rinnovato e frequentato a tutte le ore, le rovine di quello che una volta era una colonia marina, trasformata in ospedale dopo la guerra, sono proprio un pugno in un occhio.
Sì perché quella struttura decadente e in rovina ormai è una visione intollerabile per i cagliaritani e per i tanti turisti che arrivano numerosi nella spiaggia dei centomila.
Non sembra possibile che, chi ha governato alla Regione durante i tanti anni in cui l’ex ospedale era li abbandonato, non sia riuscito a prendere una decisione per il suo ripristino cambiandone la destinazione.
E non sembra che sia difficile puntare su un albergo perché al Poetto i posti letto sono ancora pochi e incrementarli non farebbe altro che valorizzare l’intera spiaggia.
Dopo anni di abbandono era stata partorita l’idea per trasformarlo in un centro di riabilitazione e un centro benessere ma a tutt’oggi l’appalto è bloccato per meri motivi burocratici.
Insomma la soluzione per quel rudere invece è tanto semplice: farne un hotel. Ma sembra che questa destinazione sia qualcosa di ultraterreno e si inseguono invece soluzioni che portano a strade cieche e quella cartolina negativa e lì a dimostrare che in quella spiaggia evidentemente i turisti non si vogliono.
Ora il contribuente sta pagando di tasca per la vigilanza attiva per 24 ore ma che ha impedito, sia all’ex ospedale, sia all’ex pronto soccorso, di essere ancora più vandalizzati.
La Giunta Pigliaru deve abbandonare le esitazioni e prendere in mano la situazione mentre il prossimo sindaco di Cagliari dovrà far sentire pesantemente la sua voce, per risolvere una volta per tutte quel problema e trasformare il rudere in un servizio primario di cui il Poetto ha bisogno.
Guardate il VIDEO.