Rubato un gazebo dalla parrocchia di Santo Stefano a Quartu, il parroco: “Il ladro una pulce? Forse una zecca” 

Uno dei chioschi utilizzati per giocare riparati dal sole dai ragazzi sparito nel nulla. E don Giulio Madeddu, citando Branduardi, “canzona” il balordo che ha compiuto il furto: “Le persone inconsistenti  non possono nemmeno avere la propria ombra”


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Ladri “di ombra” a Quartu. Succede anche questo. Qualcuno ha rubato uno dei gazebo esterni della parrocchia di Santo Stefano. A denunciare pubblicamente il furto è don Giulio Madeddu, anima della chiesa del rione de musicisti. Sarà per questo che, nella sua reprimenda social, arriva a citare Angelo Branduardi: “Per i ragazzi della nostra comunità questi sono giorni molto belli, di svago e di amicizia. E anche l’ombra è preziosa in queste prime intense calure dell’estate 2024. Sino a ieri l’ombra la procuravano quattro gazebo ma, come si vede dalla foto, ne sono rimasti tre. Più che del furto di un gazebo (che, nuovo, costa poco più di 20 euro), si tratta di un furto d’ombra. A commettere questo furto sarà mai stata la ‘pulce d’acqua’, come cantava Angelo Branduardi? Forse più che di una pulce si tratta di qualche zecca. Ma noi seguiamo i versi della canzone del nostro famoso artista che, a un certo punto, dice: ‘E allora devi a lungo cantare, per farti perdonare. E la pulce d’acqua, che lo sa, l’ombra ti renderà'”.
“E i nostri ragazzi continueranno a cantare e a divertirsi, in questi giorni. Siamo consapevoli che i primi a essere senza ombra sono proprio coloro che hanno compiuto questo gesto. Le persone inconsistenti, infatti, non possono nemmeno avere la propria ombra”


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