A San Benedetto cresce la curiosità, tra commercianti e cittadini, legata all’identità di un vecchietto “avrà circa 90 anni” che, quasi ogni giorno, passeggia tra via Tola, piazza Galilei e piazza Garibaldi con, dentro la tasca, tanti bigliettini che contengono poesie e riflessioni scritte rigorosamente a mano e con una calligrafia quasi impeccabile. Una “figura” ormai molto nota, anche perchè per camminare si aiuta con un bastone e ha sempre un paio di grandi buste bianche. Uno dei suoi ultimi messaggi è quasi un richiamo alla riscoperta di una giustizia sociale da troppo tempo finita nel dimenticatoio: “Non occorre essere anarchici, si può essere sovversivi soltanto pretendendo che le leggi dello Stato vengano rispettate anche da chi ci governa. È passato il tempo de “la lois c’est moi” (la legge sono io)”.
Tra i tanti cagliaritani che hanno notato la lunga scia di bigliettini c’è Ivan Scarpa, volto noto in città per l’organizzazione di eventi: “Ogni volta lascia un messaggio differente, una cosa molto romantica. Va via velocissimo, la mattina presto passa tra la via Tola, piazza Galilei e piazza Garibaldi. È molto affascinante ciò che fa e come lo fa. In punta di piedi”.