Le guardie giurate sul piede di guerra: Roberto Sabiu 54 anni di Cagliari, operante nel settore da 33 anni, racconta a Radio CASTEDDU il dramma che stanno vivendo. “Vendiamo sicurezza, molti colleghi hanno rischiato la vita durante gli scontri armati, sono rimasti feriti e il nostro contratto è bloccato da 6 anni”. Non solo contratto in freezer, bensi “vogliono ridurre i nostri diritti”.
Un primo sciopero si è svolto già il 24 dicembre: “Noi praticamente ci troviamo a vivere una situazione veramente paradossale a causa della resistenza che abbiamo dell’Associazione Nazionale che non fanno altro che continuare a negare il giusto riconoscimento economico a una marea di lavoratori di questo settore. Siamo circa 100 mila in tutta Italia, tentano di levare quei pochi diritti che ci sono rimasti: parlo di 3 giorni di malattia che vogliono togliere, dare un riposo ogni 14 giorni e tante altre cose”.
“Ci saranno altre forme di protesta avvisando la cittadinanza perché noi vendiamo sicurezza, vogliamo far capire ai cittadini quello che sta succedendo nel nostro comparto”.
Nello specifico, per oltre 173 ore di ordinario “noi facciamo molto lavoro straordinario ma abbiamo degli stipendi che vanno dai €1050 a, per quelli più fortunati con tantissimo orario straordinario, €1200 e parliamo di persone che hanno avuto anche scontri a fuoco, che sono rimasti feriti. Una cosa indecente insomma. Capisco che c’è crisi dappertutto però che si debbano sfruttare dei lavoratori di questo comparto non trovo un senso. Chiedono un aumento di 200 euro perlomeno, “perché altrimenti così non si può più andare avanti, sono più le spese che abbiamo che quello che guadagniamo”. Si parla di affitti, spese di viaggio “tutte a carico nostro”.
In programma quindi nuove forme di protesta, tra le quali “uno sciopero degli straordinari, sensibilizzare anche la cittadinanza con del volantinaggio”. Tante le promesse sinora “ma non hanno mai fatto niente ed è anche vero che lo Stato stesso ci ha dato dei compiti e dei presidi che prima venivano fatti dalle forze dell’ordine senza darci però nessuna qualifica per operare in servizio”.
Si parla di ruoli importanti e pericolosi: “Veniamo impiegati anche per l’anti pirateria, noi garantiamo sicurezza per degli stipendi inadeguati”.