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E’ allarme anche nell’hinterland cagliaritano, dove in tanti dicono di aver ricevuto ultimamente delle mail contenenti il pericoloso virus informatico capace di danneggiare il computer e criptare i dati dell’hard disk. Il virus, noto come Cryptolocker, è generato tramite una mail che attraverso un file zippato infetta i sistemi Windows e cripta i dati della vittima. Segue poi una richiesta di denaro per la decrittazione: un vero e proprio riscatto. Purtroppo, le inibizioni attivate dal virus non consentono il ripristino del contenuto originario dei file del pc, se non attraverso l’utilizzo di una relativa chiave di decodifica, in possesso alle stesse organizzazioni criminali che hanno inviato la mail. In genere, è lo stesso virus mediante un file di testo indicato sul computer infettato, a specificare alle vittime le modalità di ripristino, previo pagamento di una somma di denaro. Il virus si diffonde con delle mail che fanno riferimento a pacchi postali in spedizione, bollette da pagare o fatture fiscali. Ecco l’esempio di una delle mail in questione: «Ti ringraziamo per l’ordine effettuato di recente e confermiamo di aver ricevuto i prodotti restituiti. Si prega di aprire il file allegato per maggiori informazioni». Se si apre l’allegato (un file con estensione .CAB) si attiva così il virus Cryptolocker che “prende in ostaggio” tutti i file personali presenti nell’hard disk del computer. I documenti, infatti, vengono crittografati utilizzando una chiave che viene generata dinamicamente sui server dei criminali informatici. Senza tale chiave è impossibile recuperare i propri dati. Gli autori del virus chiedono poi all’utente il versamento di un “riscatto” di importo variabile (fino a 800 euro). Eventuali casi di questo genere vanno subito segnalati alla Polizia postale tel. 070 27665 – Email: [email protected]