Riqualificazione urbana, Erriu: non solo risorse, progetti innovativi

La Regione ha individuato recentemente linee di finanziamento per rivitalizzare la pianificazione su base locale


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“Se puntiamo a idee forti attorno alle quali fare sviluppo, e non a una mera tutela conservativa, dobbiamo creare occasioni di rigenerazione urbana con politiche di crescita e sostenibilità ambientale e urbana. Parlare di pianificazione e di strumenti finanziari e normativi, oltre che di risorse dedicate, significa focalizzare questi ragionamenti attorno a idee molto ben definite. Questo aspetto riguarda tutti: il mondo delle imprese, i cittadini e la politica. Dobbiamo far diventare coerenti i piani urbanistici comunali e anche quelli intercomunali, cercando di conciliare le esigenze di tutela con la necessità di sviluppo economico e sostenibilità, perché altrimenti rischiamo di creare vincoli che non vengono capiti e soprattutto bloccano l’attività economica che invece va favorita e in molti casi integrata”. Così l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu nel suo intervento a Calangianus, in occasione del convegno ‘Gli strumenti e gli esiti del progetto nei centri storici tra cultura, normativa e prassi’ che si è tenuto ieri.

Erriu ha elogiato il Comune di Calangianus per l’approvazione del piano particolareggiato, che la Regione ha giudicato coerente con il PPR: “Uno strumento innovativo, che ha visto una stretta collaborazione tra l’amministrazione locale e l’Università di Sassari, con il pieno coinvolgimento degli studenti”.

“Il tema della rigenerazione urbana – ha poi sottolineato l’esponente della Giunta Pigliaru – implica tempi lunghi che richiedono continuità di programmi e azioni, strumenti regolativi e incentivi economici, ma anche visioni politiche e strategie coerenti, oltre alla capacità di monitorare, valutare e sottoporre a revisione le politiche di settore”.

L’assessore Erriu ha poi ricordato che “la Regione ha individuato recentemente linee di finanziamento per rivitalizzare la pianificazione su base locale. Ci sono risorse importanti per tutte le tipologie di pianificazione che sono indispensabili e obbligatorie per gli interventi di natura ambientale e nei centri storici, così come nell’utilizzo dei litorali. Il primo blocco di interventi urbanistici ha messo 14 milioni di euro a disposizione di 100 Comuni. Poi con 5,5 milioni di euro sono stati finanziati altri 60 Comuni, mentre 2,5 milioni sono stati utilizzati per interventi pianificatori di riqualificazione dei centri storici in 115 Comuni. A tutto ciò si sono aggiunti il bando Biddas e i programmi integrati di riqualificazione urbana, che anche quest’anno nella Finanziaria saranno messi a disposizione degli enti locali: la Giunta ha previsto 20 milioni di euro per intervenire sia nei centri storici che nelle attività di rammendo tra i centri matrice e le periferie. L’ultimo bando relativo alla legge 29, ha riscontrato un grande interesse da parte dei Comuni. È nostra intenzione coinvolgere il più possibile i territori e le università per individuare priorità e obiettivi”.
Per quanto possa sembrare scontato, uno degli obiettivi è quello di “ripopolare i centri storici una volta che sono stati ricostruiti o riqualificati. Purtroppo, in molte località i centri storici sono disabitati. Ma attenzione, non c’è soltanto l’edilizia privata: dobbiamo guardare alla rifunzionalizzazione degli edifici pubblici. Da questo punto di vista la Regione sta cercando di fare la sua parte: 40 dei 700 milioni di mutuo sottoscritti dall’Amministrazione regionale, sono stati messi a disposizione dei Comuni per contribuire a realizzare questo obiettivo”.