Ripresa dei lavori sulla 195? Medau: “Non ne sappiamo nulla, domani sit-in nella rotatoria incompiuta”

Sull’eterno cantiere della nuova Sulcitana i sindaci si mobilitano e mentre la Regione assicura sulla ripresa dei lavori a breve nella rotatoria per Pula, la sindaca Carla Medau va giù pesante: “Al tavolo tecnico abbiamo assistito a un imbarazzante rimpallo di competenze, non abbiamo avuto nessuna certezza sulla data della riapertura del cantiere, che apprendiamo ora dalla stampa. Siamo stanchi di subire, la regione deve farsi sentire con Anas”. E chiama a raccolta i cittadini per la manifestazione di domani


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E mentre i sindaci dei Comuni di Capoterra, Sarroch, Pula e Teulada, – dopo il tavolo tecnico tenutosi ieri in Prefettura con Regione e Cacip (conclusosi a detta loro con un nulla di fatto),  – si preparano dopo l’ennesimo blocco dei lavori, per una grande manifestazione di protesta domani mattina sulla statale 195, nel cantiere della rotatoria di via Diaz, la regione nel pomeriggio ha inviato una nota stampa con la conferma di una riapertura, a breve, del cantiere sul terzo lotto. “Il  prossimo 4 luglio con la contrattualizzazione dei lavori di completamento della rotatoria che si concluderanno entro la fine del mese prossimo”.

Di diverso avviso la sindaca di Pula, Carla Medau, che dal suo profilo infiamma la polemica chiamando a raccolta i cittadini per la manifestazione di domani:  “Ieri abbiamo assistito a un imbarazzante rimpallo di competenze tra Anas e Commissione di Collaudo. Non abbiamo avuto nessuna certezza sulla ripresa dei lavori. Lo stiamo apprendendo ora dalla stampa. Se così fosse ben venga, ma noi domani siamo pronti a farci sentire comunque. Anche se non è possibile che i sindaci vengano lasciati in questa situazione di incertezza e non vengano messi a conoscenza dei fatti”.

Sull’annosa situazione della nuova sulcitana Cagliari-Pula, la sindaca ha diversi sassolini dalla scarpa da togliersi. Il cantiere partito nel 2011, che sarebbe dovuto concludersi nel 2017, non vede invece la fine neanche di un pezzo del terzo lotto. E del primo poi neanche se ne parla più. “Non siamo più disposti a rischiare la nostra immagine, a vedere compromessa la stagione estiva e migliaia di  turisti dirottati da altre parti perchè costretti a code interminabili e scoraggiati da un cantiere abbandonato. Ci preoccupa e non poco il destino dei 40 operai ora “a spasso” e delle loro famiglie”. Mi dà l’impressione  – dice Medau – che anche in questo caso sia sfuggito qualcosa”.

L’ennesima incompiuta la nuova sulcitana, la Sardegna ne conta tante. Ma di chi sono le colpe? “Se è l’Anas che ritarda è la regione che deve vigilare con attenzione, e intraprendere un dialogo molto più forte e determinato. Sono stanca di queste liturgie e giochi di potere. Non posso accettare che siamo condannati a un destino di sopravvivenza e continua emergenza. Non possono essere sempre i sardi, nè tanto meno può essere la costa sud occidentale, a fare le spese di questa burocrazia che ci sta schiacciando. Non possiamo sempre essere accondiscendenti. E’ arrivato il momento di farci sentire partendo dai territori. E lo stiamo facendo”.

Domani sit-in alle 9, nella rotatoria incompiuta.