Seduto al tavolino di un bar di Castiadas, ha notato un giovane che stava sfrecciando con un’auto, gli ha chiesto di fare attenzione perchè c’erano dei bambini e, per tutta risposta, è stato circondato da dieci persone e pestato a sangue. La vittima del brutale pestaggio è Andrea Sanna, imprenditore edile di trentasette anni di Villaputzu. Il fatto è avvenuto lo scorso 29 luglio ma solo tre giorni fa l’uomo, ancora dolorante e sotto cure, ha trovato la forza, aiutato dal suo legale Michele Pilia, a raggiungere la caserma dei carabinieri di San Vito per sporgere denuncia, allegando anche tutti i fogli medici rilasciati dall’ospedale San Marcellino. In quell’ultimo sabato di luglio, infatti, è stato portato in codice rosso da un’ambulanza del 118 nell’ospedale più vicino. Dimesso dopo poche ore, ha trascorso le settimane successive quasi sempre in casa. “Tutte le persone che mi hanno aggredito avevano tra i 20 e i trent’anni e qualcuno lo conosco anche di vista. Avevo rimproverato il giovane al volante perchè rischiava di colpire qualcuno, e in zona c’erano dei bimbi. È tornato dopo pochi minuti con i suoi amici”, racconta, a Casteddu Online, Sanna. “Mi hanno chiesto chi mi credevo di essere e che cosa volevo da loro, poi uno dopo l’altro mi hanno pestato”. Scene quasi da favelas, insomma. Un semplice rimprovero finito in una brutale aggressione e dieci balordi ancora a piede libero. “A distanza di oltre un mese mi fanno ancora male delle costole e so che ho perso per sempre un dente, me l’hanno spaccato durante il pestaggio. Chiedo giustizia, voglio che paghino per ciò che mi hanno fatto. Dal giorno del pestaggio nessuno di loro si è fatto vivo con me per porgermi eventuali scuse”.
Sanna ripete quanto contenuto nella denuncia, sarà ora compito dei militari svolgere tutte le indagini e verifiche del caso. “Qualcuno mi ha chiesto se rifarei ciò che ho fatto a fine luglio. Dopo quello che mi è capitato la vedo davvero difficile”. Il legale dell’imprenditore edile trentasettenne è Michele Pilia: “Ciò che è successo, da un punto di vista del degrado anche di questi piccoli centri, è evidente. Abbiamo fiducia nella magistratura, punirà i responsabili. Il mio assistito è ancora sotto cura e, visto che non si è più potuto muovere da casa per i danni riportati, ha avuto grosse perdite economiche visto che non ha potuto continuare a lavorare. Certo, la salute viene prima di tutto”, osserva saggiamente l’avvocato, “ma ci saranno sicuramente anche grosse responsabilità, che mi auguro paghino gli aggressori di Andrea Sanna, per avergli impedito di poter lavorare in piena libertà”.