Riforma sanità sarda: anche la Dirindin la boccia

Tedde (FI): “Meglio rinviare e riformare una riforma che Pigliaru ed il centrosinistra stanno uccidendo in culla”


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“Anche la senatrice del PD Nerina Dirindin (foto), assessore della sanità all’epoca della Giunta Soru,  boccia con espressioni all’acido muriatico la riforma della sanità sarda, fatta dai professori del Governo regionale, che accorpa le 8 ASL in un’unica azienda”. Così il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde commenta le dichiarazioni severe dell’ex assessore soriano della sanità Dirindin. “Una bocciatura preoccupata e senza appello, che crea una pesante cappa plumbea su una riforma sbagliata che pare essere abortita sul nascere per l’incapacità di nominare il Direttore Generale della ASL di Sassari ed i commissari delle altre aziende.

Dall’alto della sua esperienza la Dirindin sottolinea che un accorpamento così spinto non porterà buoni risultati. Dopo questa autorevole presa di posizione -sottolinea Tedde- siamo ancora più convinti che economie e risparmi avrebbero potuto essere realizzati riducendo il numero delle ASL e applicando le norme vigenti in tema di integrazione e coordinamento delle aziende sanitarie relativamente alla gestione del personale, all’acquisto di beni e servizi e all’innovazione tecnologica. Nel frattempo -denuncia l’ex sindaco di Alghero- la sanità sarda continua ad essere ostaggio dai partiti del centro-sinistra e del presidente Pigliaru che non riesce ad affrancarsi dalle spire della bulimia di potere dei partiti di maggioranza”.

Un Pigliaru che peraltro associa alla sua inadeguatezza una inaffidabilità TUTTA levantina allorché inganna i cittadini sardi  eludendo con artifizi il termine perentorio del 31 Agosto, previsto dalla legge regionale per la nomina dei commissari ASL. Un prestigiatore più che un governatore, che aggirando la volontà legislativa offende il Consiglio Regionale.  Queste politiche sconsiderate mettono a rischio la  sanità sarda e la salute dei sardi -denuncia il consigliere regionale algherese- come a rischio sono gli atti dei Commissari che oggi sono privati cittadini senza potere ai posti di comando delle aziende sanitarie. Intrusi lautamente retribuiti a rischio di bocciature da parte del Tar e degli strali della Procura della Corte dei Conti e non solo.  Oggi l’unica strada è il rinvio della riforma che l’incapacità di Pigliaru e del centro sinistra stanno uccidendo in culla.

Sarebbe un atto di coraggio -chiude il consigliere regionale algherese- che consentirebbe una pausa di riflessione e di approfondimento che possa consentire una riformulazione equilibrata di una legge sbagliata.”