Rifiuti a Cagliari, l’assessore di Truzzu a Zedda: “Città più pulita di come l’ha lasciata lui nel 2019”

“I soliti noti credono che in campagna elettorale sia tutto lecito, anche raccontare le favole. La più divertente la sta raccontando il ricandidato sindaco Massimo Zedda, ma è facile dimostrare come la città sia molto più pulita di come lui l’ha lasciata nel 2019”. Così Alessandro Guarracino, ex assessore all’Ambiente del Comune


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“I soliti noti credono che in campagna elettorale sia tutto lecito, anche raccontare le favole. La più divertente la sta raccontando il ricandidato sindaco Massimo Zedda, ma è facile dimostrare come la città sia molto più pulita di come lui l’ha lasciata nel 2019”. Così Alessandro Guarracino, ex assessore all’Ambiente del Comune di Cagliari, interviene nel dibattito sulla raccolta dei rifiuti in Città.

 

“In cinque anni – aggiunge Guarracino – abbiamo dovuto porre rimedio alle lacune di un appalto scellerato, partito senza i necessari presupposti, fra i quali l’assenza degli ecocentri, poi realizzati dalla Giunta Truzzu e perfettamente funzionanti. Ma anche la mancanza di un adeguato spazzamento e lavaggio dei marciapiedi, che, vista la rigidità del contratto in essere, solo in parte siamo riusciti a integrare. Finalmente, dal prossimo mese di ottobre, il contratto potrà essere cambiato”.

 

“Per quanto riguarda i lavaggi, sono eseguiti tutte le notti sotto i portici di via Roma e una volta alla settimana nelle piazzette e nelle scalette della Marina e, aspetto non irrilevante, sono state implementate molte zone che non erano state inserite nell’appalto iniziale. I divieti di sosta previsti per lo spazzamento meccanizzato (non per i lavaggi) sono stati sospesi perché l’unico risultato era quello di vessare i cittadini con sanzioni e con la rimozione dell’auto, ovviamente lo spazzamento non è stato eliminato ma integrato con operatori a piedi. Per la Tari è stato introdotto un principio perequativo che consente di avere una riduzione in funzione di quanto ‘secco’ si produce e basterebbe confrontare le bollette del 2019 con quelle del 2023 (per esempio, una famiglia di tre persone con un appartamento di medie dimensioni) per verificare la riduzione di circa il 15% del costo. Invece, è bene ricordare che durante la giunta di Massimo Zedda la Tari era tra le più alte d’Italia”.

 

“Infine, suggerirei a chiunque verrà eletto sindaco di fare riferimento alle linee guida approvate con l’ultima delibera della Giunta uscente, saranno utili per evitare di ripetere gli stessi errori del precedente capitolato”, conclude l’ex assessore.

 

 

 

 

 


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