Richard Mulas, si indaga per omicidio colposo: il piccolo è morto per recuperare una pallina

Voleva recuperare una pallina finita nel bocchettone della piscina, il piccolo Richard Mulas. La sua mano si è incastrata, un turista tedesco ha cercato di salvarlo, ma la sua manina non è venuta via. Emergono nuovi particolari sull’incidente fatale di Orosei


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Voleva recuperare una pallina finita nel bocchettone della piscina, il piccolo Richard Mulas. La sua mano si è incastrata, un turista tedesco ha cercato di salvarlo, ma la sua manina non è venuta via. Emergono nuovi particolari sull’incidente fatale di Orosei: la Procura di Nuoro ha aperto un fascicolo, scatta una indagine, quasi certamente per omicidio colposo. Lì, su quella piscina maledetta di via del Mare, condivisa dai residence Gli Ulivi e il Rifugio, si dovrà cercare di capire nei dettagli cosa sia successo davvero. La mamma di Richard Mulas, ecuadoregna, lavora proprio al Rifugio. Il bimbo stava aspettando che lei finisse il turno di lavoro, e stava giocando con la palla quando è avvenuta la tragedia.

Un bocchettone di filtraggio dell’acqua, l’arto incastrato, pochi attimi e poi l’annegamento. “Non è possibile che un bambino possa morire così”, le prime parole dei soccorritori che a lungo hanno tentato di rianimare il piccolo. La sua morte fa piangere l’intera Sardegna: la mamma, Celia Iliana Herrera Nieto, gridava disperatamente in quei momenti tristissimi quanto concitati. Richard Mulas era un bambino bellissimo, che amava lo sport e soprattutto il basket.

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