Richard Bona & Mandekan Cubano in concerto a Baratili San Pietro

Tappa a Baratili San Pietro per il diciannovesimo festival Dromos


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Tappa a Baratili San Pietro per il diciannovesimo festival Dromos, in corso fino a ferragosto tra Oristano e altri undici centri della sua provincia. Ed è un’immersione nei suoni e ritmi tra Africa, America latina e Cuba quella che domani (venerdì 4 agosto) attende il pubblico nel parco comunale: al centro dei riflettori, a partire dalle 21.30, il bassista e cantante camerunese (ma da oltre vent’anni di casa a New York) Richard Bona col suo progetto Mandekan Cubano, un ensemble di sette elementi con cui intreccia le radici musicali comuni che legano tra loro tradizioni differenti. Insieme a lui sul palcoscenico Rey Alejandre al tromboneDennis Hernandez alla tromba, Osmany Paredes al pianoforte, Ludwig Afonso alla batteria, Luis e Roberto Quintero alle percussioni.
 
Biglietti a 10 euro più diritti di prevendita. Evento collaterale alla serata gli “Assaggi di vernaccia” a cura dello chef Roberto Serra del ristorante Su Carduleu di Abbasanta, con piatti della tradizione a base di vernaccia invecchiata. Prenotazioni ai numeri 3292248223, 3317481704 e 3281152557.
 
Sette album all’attivo, numerosi premi, esibizioni dal vivo e anni di esperienza, Richard Bona è uno dei musicisti più compiuti e ricercati della sua generazione. Nato (nel 1967) e cresciuto in Camerun, arriva a New York alla metà degli anni Novanta, mettendosi in luce con la sua presenza e il suo sound. Alcuni lo accostano a Jaco Pastorius e si impone sulla scena internazionale con la sua voce fin dall’album di debutto, “Scenes From My Life”, del 1999. L’anno precedente viene scelto come direttore musicale del tour europeo di Harry Belafonte e nel 2002 gira il mondo nel gruppo di Pat Metheny. Nel 2004 riceve il prestigioso premio Victoires du Jazzcome miglior artista internazionale dell’anno. Conferma la sua capacità di conquistare vari tipi di pubblico, da quello del jazz a quello del pop, bossa nova, musica tradizionale, afro-beat e funk. Fa parte del gruppo Steps Ahead, suona in molti prestigiosi palcoscenici come l’Adelaide International Guitar Festival e nel 2007 ottiene anche una nomination al Grammy per il migliore album di wold music contemporanea. Nonostante sia sempre in tour tra il 2008 e l’anno successivo, riesce a realizzare l’album “The Ten Shades of Blues” e poco dopo riceve il premio Antonio Carlos Jobim al festival jazz di Montreal, mentre è del 2012 il prestigioso SACEM Jazz Award. L’album “Bonafied”, del 2013, mette in mostra il suo mix di culture musicali che continua a sviluppare nel suo progetto Mandekan Cubano, con cui ha registrato un anno fa il suo disco più recente, “Heritage”, e con cui approda domani (venerdì 4 agosto) a Baratili San Pietro per Dromos.
 
Sabato (5 agosto) il festival arriva invece a San Vero Milis per una serata con Omar Sosa in duo con il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles nel giardino del Museo Archeologico (inizio alle 21.30). Artista dalla grande cultura musicale e tecnica, il pianista cubano è capace di fondere mirabilmente una vasta gamma di elementi di jazz, world music ed elettronica con le sue radici afrocubane, riuscendo a creare sonorità fresche e originali, dal forte sapore latino, lasciando sempre grande spazio all’improvvisazione. Ingresso a 10 euro più diritti di prevendita.
 
L’agenda di Dromos registra intanto una variazione per la giornata di domenica 6: per motivi familiari, il filosofo statunitense John Searle non potrà infatti partecipare all’incontro in programma a Oristano alle 19 all’Auditorium San Domenico. L’appuntamento è dunque rinviato a data da destinarsi.


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