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Importanti organismi sardi che si occupano di ricerca e divulgazione scientifica di riconosciuta rilevanza regionale fin dal 2009 beneficiavano di un contributo regionale che con l’arrivo della Giunta Pigliaru è stato inspiegabilmente tagliato.
A denunciare il fatto, in una conferenza stampa, è il “Coordinamento degli Organismi di Ricerca della Sardegna” formato dalle seguenti realtà culturali che hanno dei rigidi e complessi requisiti stabiliti dalla legge 14 del 2006:
l’Associazione culturale Iscandula (Cagliari); Sa Corona Arrubia, Consorzio turistico della Marmilla (Villanovaforru), Associazione culturale Hermaea archeologia e arte (Cagliari); Società astronomica turritana (Sassari); Casa Falconieri (Cagliari); Fondazione Logudoro – Meilogu (Banari); Associazione culturale circolo Aristeo (Sassari) e Fondazione culturale Sardinia (Cagliari).
Con scadenza ogni 15 febbraio diversi organismi, associazioni, fondazioni, consorzi ed enti che possedevano i rigidi requisiti richiesti partecipavano al bando della Regione presentando una corposa documentazione. Dopo un iter specifico e preciso e dopo la valutazione di una commissione ad oc, alla fine venivano erogati i contributi che obbligavano i beneficiari a rendicontare anche il loro impiego. Tutto è andato avanti fino al 2013, poi per il bando per il 2014, che è stato regolarmente pubblicato, i fondi sono stati tagliati e le varie istituzioni che ne avevano fatto domanda sono rimaste all’asciutto.
Il fatto è grave, dicono i rappresentanti degli organismi, “perché le nostre attività sono volte ad esportare la cultura e l’arte della Sardegna per farla conoscere, non solo in Europa, ma anche nel mondo”.
Fatto sta che, con l’insediamento della Giunta Pigliaru, la Regione ha chiuso la borsa e quel contributo che doveva andare alle menzionate istituzioni culturali di rilevanza regionale ( in media tra i 30 mila e 40 mila euro) non è arrivato per il 2014 e non arriverà neanche per il 2015 per il quale non è stato pubblicato neanche il bando. Inutili le richieste di incontro con l’assessore regionale della Cultura Claudia Firinu che per ora, nonostante le richieste, non ha ricevuto i rappresentati delle istituzioni interessate. Da qui la protesta di questi organismi culturali che gridano a gran voce che saranno costretti a cessare le loro importanti attività e questo mentre altre associazioni, stralciate dal bando, godono di finanziamenti senza passare sotto il controllo pressante dei requisiti previsti dalla legge 14. La richiesta è che la Regione, con l’assestamento del bilancio, ripristini i fondi che sono necessari praticamente a tener in piedi l’operosità di importanti organismi di ricerca e divulgazione scientifica che operano in Sardegna.
Guardate il video con le interviste ai rappresentanti di tre organismi culturali.