“Repertorio per mano sinistra”, al Teatro Massimo di Cagliari la presentazione dell’ultimo romanzo di Giulio Neri

Incontro con lo scrittore e antiquario cagliaritano per un viaggio tra le righe e le molteplici suggestioni di un’opera densa di rimandi, fin dal titolo, all’arte del pianoforte e a pezzi emblematici e figure di spicco della storia della musica. Ingresso gratuito


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Ritratto d’artista tra passioni e rimpianti con “Repertorio per mano sinistra”, il nuovo romanzo di Giulio Neri, edito da Il Maestrale (2023), che sarà presentato sabato 6 maggio alle 18 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari per un nuovo appuntamento sotto le insegne di Legger_ezza 2023, il progetto di Promozione della Lettura a cura del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna – giunto alla sua quinta edizione e realizzato in collaborazione con la Libreria Edumondo, con un focus sulla letteratura contemporanea e sui nuovi autori. Incontro con lo scrittore e antiquario cagliaritano per un viaggio tra le righe e le molteplici suggestioni di un’opera densa di rimandi, fin dal titolo, all’arte del pianoforte e a pezzi emblematici e figure di spicco della storia della musica, per una riflessione sull’ispirazione come su forma e contenuti a cura della giornalista e critica d’arte Alessandra Menesini.

“Repertorio per mano sinistra” allude in primis alla disgrazia, o alla tragica fatalità, quasi un segno del destino, che ha privato il protagonista, Tristano Ruju, raffinato e brillante interprete dello strumento a tastiera, di un arto e quindi della possibilità di suonare alcune delle partiture più amate con le dieci dita, confinandolo idealmente tra rare pagine come il celebre Concerto pour la main gauche en ré majeur di Maurice Ravel composto per Paul Wittgenstein, accanto agli études di Camille Saint-Saëns e alle partiture di Paul Hindemith, Benjamin Britten e Sergei Prokofiev, oltre alle varie trascrizioni. Una ferita dell’anima più ancora come una mutilazione, causata da un banale incidente stradale, per cui l’uomo sceglie di scomparire, in fuga dalla sua vita, dal matrimonio e dagli amori complicati e tormentati, in una sorta di “morte” simbolica a metà tra liberazione e sacrificio, cercando rifugio nell’anonimato di una locanda come chauffeur per i clienti e i turisti.

Una sorta di cupio dissolvi in cui il ricordo dei successi e delle critiche, spesso lusinghiere, come l’eco degli applausi di una carriera prematuramente interrotta appartengono ormai a un passato dimenticato, da cui affiorano volti, sguardi, parole, emozioni in una narrazione enigmatica che lascia presagire scoperte, non sempre piacevoli, su quell’ambiguo seduttore il cui fascino continua a mietere vittime, nell’ardore delle notti insonni e delle albe voluttuose, tra ondate di piacere e inattese gelosie.

Quel Tristano che appare come una sorta di antieroe, un Don Giovanni di provincia deluso e amareggiato, reo di cuori infranti, delusioni e tradimenti, inganni e adulteri, in una narrazione intrisa di sensualità, esplicita ma non volgare, diventa il fulcro di un crocevia di esistenze, mentre attrae inevitabilmente l’attenzione (o suscita le attenzioni) di donne mature e apparentemente equilibrate, si impegna in pericolosi e torbidi ménage à trois, vive immerso in una sorta di delirio erotico, nota dominante e pervasiva, quasi ossessiva, eternamente presente in ogni suo gesto o pensiero. Nel suo “Repertorio per mano sinistra”              tra atmosfere mitteleuropee e paesaggi e aromi della natia Sardegna      Giulio Neri              racconta una vicenda intrigante scegliendo la chiave dell’attrazione, contrapponendo tenerezza e carnalità, giocando sul contrasto tra l’astrazione della musica e la gestualità quasi rituale di un’esecuzione che si tinge di malizia se non di perversione per un gioco di amanti, tra l’abbandono e la feroce “bestialità” degli amplessi, con un senso di ineluttabilità davanti a una potenza arcana, una divinità primordiale, ovvero alla malia di una femme fatale.

La storia si dipana sapientemente a partire da una fine presunta che non è forse davvero la fine di tutto, in un sorta di oblio imperfetto, uno stato di quiete facilmente stravolto dal naturale corso degli eventi, quando un’occasione mondana rimette in moto il meccanismo, i fili spezzati si riannodano e nuove necessità s’impongono, così che Tristano è costretto in qualche modo a confrontarsi con i fantasmi più che mai reali di una famiglia rimasta oltremare. Tra l’indefinitezza di questa sua nuova vita ai margini, ritrova Greta, la giovane moglie abbandonata e Marie-Ludivine, l’amante insaziabile, che fanno da controcanto all’imperiosa Jole e all’inafferrabile Elena di un tempo remoto, e alle altre creature femminili che si sono avvicendate nel suo letto, lasciando una traccia, magari non indelebile, nella sua mente, fino alle terre di confine degli amori mercenari e dei clubs per scambisti. Il ritorno sull’Isola rappresenta forse un’occasione per riconciliare il passato e il presente, con le molte, troppe incognite di nuove e antiche alchimie, la forza dei legami e degli affetti e gli impulsi dettati da una prorompente sensualità.

“Repertorio per mano sinistra”         è una “commedia drammatica” costruita sul filo delle suspense, delle continue scoperte, rivelazioni e ammissioni, nel caos dell’esistenza frammentata e complessa del protagonista, in fondo moderna incarnazione dell’archetipo dell’eterno seduttore, incostante e volubile, ma irresistibile per quella sua profonda, umanissima inquietudine, votato all’infedeltà. Un​ romanzo sull’amore (e il disamore), il desiderio di perdersi e la tendenza all’autodistruzione, in un microcosmo dominato dalla musica sacra e profana, classica e contemporanea (con divagazioni pop) in una cifra elegante e squisitamente “libertina”.

INGRESSO GRATUITO  (fino a esaurimento posti)

L’autore. Giulio Neri (1978), antiquario cagliaritano, ha esordito nel 2016 con il romanzo “Carta forbice sasso. Memorie senza raccordo” (Asterios). Per Il Maestrale ha pubblicato i romanzi “A tie solu bramo” (2018; seconda edizione nei “Tascabili”: 2020) e “Portoro” (2020) e “Carne” 2021.