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Un’interrogazione urgente sull’istituzione della società Sardegna Destination Management organization. Un provvedimento contestato dal consigliere regionale del Partito Sardo d’azione Nanni Lancioni: <<La nuova compagine dovrebbe avere la regia della governance turistica della Sardegna – spiega l’esponente dei Quattro mori nell’assemblea di via Roma – ma la gestione appare inadeguata ed improvvisata rispetto all’industria delle vacanze>>.
Non basta. <<La Regione sta continuando a sottrarre risorse ai territori funzioni di governo nel settore turistico – continua Lancioni – escludendo i Comuni e gli enti del comparto di risorse indispensabili per dare vita ad una macchina dell’accoglienza e dell’ospitalità nell’Isola. La compagine, che dovrebbe avere risorse pari a 30 milioni all’anno, dovrebbe seguire logiche di sviluppo del territorio ma si circoscrive in un ente di rilevazione delle presenze dei vacanzieri nell’Isola>>.
Sotto accusa anche l’accentramento derivante dalla costituzione della nuova società: <<Un ente che si pone in contrasto con il testo unico sulle società a partecipazione pubblica – conclude Lancioni – violando apertamente la disciplina europea in materia di concorrenza e mercato, nonché le normative in materia di aiuti di Stato. Abbiamo molte perplessità sulla sostenibilità economica della nuova società, con il rischio di un fallimento annunciato>>.