Ancora nessuna decisione da Salvini. Il leader della Lega non ha dato ai suoi, riuniti nel consiglio federale, nessuna indicazione: sostenere Truzzu o rompere e seguire Solinas e il Psd’Az al loro destino. Una decisione che poco ha a che fare con le logiche e le dinamiche della Sardegna: in ballo, ovviamente, ci sono ben altri interessi e ben altre grane da risolvere con gli alleati della coalizione.
E se Salvini non decide, Solinas prende ancora tempo: nessuna novità dalla direzione dei 4 mori, riunita in seduta permanente, mentre Truzzu – candidato che è partito azzoppato nella sua corsa a Villa Devoto – prosegue con gli appuntamenti elettorali.
Chiaro che la Sardegna è diventata la posta in palio di rese dei conti fra i partiti alleati al governo nazionale. Uno scacchiere dove vengono mosse le pedine di risentimenti e vendette politiche, e proprio le decisioni sulla Sardegna, di cui alla fine a nessuno importa proprio nulla, peseranno moltissimo sugli equilibri nazionali.
Del resto, che la Sardegna sia totalmente ostaggio di Roma era chiaro già a luglio, quando Giuseppe Conte e Elly Schlein decisero, per un esperimento politico, di candidare Alessandra Todde, consegnando il Pd ai 5 Stelle che proprio attraverso i dem hanno ritrovato nuova linfa vitale.