Regionali, Elly Schlein ha deciso: “Alessandra Todde candidata presidente per il centrosinistra in Sardegna”

La conferma arriva dai piani alti della direzione romana dei dem, e ci sarebbe già l’appoggio della segreteria regionale nell’isola. Ma non è una candidatura gradita a tutti: ci sarebbe infatti un sondaggio che circola nelle segreterie dei partiti e che vede l’esponente dei 5 stelle, vice di Conte, perdere contro il centrodestra. Verdetto invertito, stando a quanto viene fatto trapelare, nel caso di un altri candidati, per esempio il sindaco di Quartu Milia


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L’apertura della coalizione di centrosinistra al movimento 5 stelle porta a un primo, clamoroso colpo di scena, confermato dalla direzione romana del Pd: la segretaria dem Elly Schlein vuole Alessandra Todde candidata presidente alle regionali di febbraio 2024 in Sardegna. E, a quanto pare, il via libera all’operazione Todde, vice di Conte, avrebbe già avuto un primo ok di massima dalla segreteria regionale, con Piero Comandini che ha sempre parlato della necessità di allargare la coalizione e che, ormai quasi certamente, si candiderà sindaco di Cagliari, a quel punto necessariamente con l’appoggio dei 5 Stelle.

 

Un’operazione di chirurgia politica pianificata a tavolino, insomma, con l’obiettivo preciso dii sconfiggere il centrodestra sia alle Regionali di febbraio che alle Comunali di giugno, entrambi appuntamenti del 2024, a cui poi seguirà quello con le europee. Un’operazione che, però, potrebbe rivelarsi controproducente: spunta infatti un sondaggio, fatto realizzare internamente da alcuni partiti della coalizione, che vedrebbe la Todde, ex viceministra e sottosegretaria, nuorese di nascita ma da sempre fuori dalla Sardegna, perdere contro tutte le ipotesi di candidati presidente del centrodestra, da Solinas (l’unico a cui si avvicina senza tuttavia raggiungerlo) ad Alessandra Zedda, da Luca Saba a Pietro Pittalis per finire con Truzzu.

 

Il risultato del sondaggio, stando a quanto viene fatto trapelare, si ribalta cambiando candidato. In generale, i nomi del centrosinistra sarebbero elettoralmente più forti rispetto agli avversari, ma in particolare i consensi sarebbero notevoli nei confronti del sindaco di Quartu Graziano Milia che pare invece vincerebbe contro i possibili avversari, da  Alessandra Zedda a Pietro Pittalis, fino a Solinas, Truzzu e Luca Saba.

Il sindaco di Quartu ha sempre negato l’ipotesi di una sua candidatura, ma è chiaro che – se si creassero le condizioni – potrebbe inizare a pensarci. Non è certo un mistero che il suo nome non è gradito a una parte del Pd, ma d’altra parte, stando ai rumors della politica che si sta riorganizzando per le regionali, riuscirebbe probabilmente a intercettare il consenso di sindaci, in modo trasversale e bipartisan, e potrebbe portare in coalizione pezzi dell’area centrista, sicuramente Azione e Italia Viva, ma anche Fortza Paris, la neonata SardegnaAlCentro2020 e infine un ragionamento sul sostegno a Milia lo farebbe anche l’Udc, oltre a liste civiche personali.

Poco probabile, invece, che per la scelta del candidato si ricorra alle primarie, che rischiano di diventare divisive e soprattutto di causare la defezione di alcuni potenziali candidati. Ma non è un’ipotesi da escludere se non si raggiungesse l’accordo: come candidati per il centrosinistra girano con insistenza i nomi di Silvio Lai, deputato sassarese e a lungo segretario del Pd, ma ciclicamente si parla del ritorno di Renato Soru, che non ha mai smentito la possibilità di una scelta in questa direzione, mentre sembrano in calo le quotazioni dell’ex deputata Romina Mura. Ci sono poi tutti gli altri partiti della coalizione che avranno voce in capitolo.

Come sempre accade alla vigilia di ogni campagna elettorale, soprattutto se si tratta delle regionali, le ipotesi si rincorrono e le decisioni non sono mai definitive. Di sicuro, non fino all’ufficializzazione della scelta finale.