Reddito di maternità, la sindaca di Sestu attacca: “Che futuro ha una società che ha paura delle donne confinandole a casa?”

Mille euro al mese alle donne sarde come reddito di maternità, ma è battaglia aperta con opinioni contrastanti. La sindaca di Sestu Paola Secci: “Si può essere donne, madri e lavoratrici! Si possono avere famiglie ben seguite e donne più tutelate se si applicano i principi di parità e se si riconosce alla donna il rispetto e il ruolo che ha nella società”


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Reddito di maternità, la sindaca di Sestu al centrodestra: “Che futuro ha una società che ha paura delle donne confinandole a casa?”. Mille euro al mese alle donne sarde come reddito di maternità, ma è battaglia aperta con opinioni contrastanti. La sindaca di Sestu Paola Secci lancia idealmente un “siluro” anche a Michele Cossa e al centrodestra che vuole puntare su questa forma di reddito. Con un post deciso, la Secci rivendica i pari diritti nel lavoro invece dell’universo femminile: “Lunghe battaglie di civiltà per ottenere pari opportunità e vedere riconosciuti i diritti che ci spettano- scrive la sindaca- per poi arrivare al presente e tornare indietro.
È IMPENSABILE confinare la donna nel focolare domestico come nel passato e ridurre le pene per delitti feroci giustificandoli con “tempeste emotive” e per “profonda delusione”.
Gli interventi a favore della maternità e le politiche di conciliazione di tempo di vita e di lavoro, servizi di sostegno alla genitorialità, prestazioni di aiuto e sostegno domiciliare, devono essere rivolti alle famiglie e non ad uso esclusivo delle donne! Questo tipo di politiche sono da decenni attive e pienamente applicate in Europa ma stentano a decollare in Italia.
È stato appurato che il lavoro fuori casa delle donne è una risorsa per l’economia e per aumentare il Pil.
Si può essere donne, madri e lavoratrici! Si possono avere famiglie ben seguite e donne più tutelate se si applicano i principi di parità e se si riconosce alla donna il rispetto e il ruolo che ha nella società”. 


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