Recital di Francesco Libetta al Conservatorio

Musiche di Carl Maria von Weber, Fryderyk Chopin, Franz Liszt, Isaac Albéniz,
Ludwig van Beethoven, John Philip Sousa, Claude Debussy, Olivier Messiaen, Charles Gounod


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Francesco Libetta e l’arte del pianoforte per “CagliariPaesaggio”: riflettori puntati martedì 4 luglio alle 18 all’Auditorium del Conservatorio di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sull’eclettico pianista, compositore e direttore d’orchestra pugliese, per un intrigante Recitalfra classici e romantici accenti e suggestioni impressionistiche – nel cartellone della Stagione Concertistica 2017 degli Amici della Musica di Cagliari.

Raffinato interprete dello strumento a tastiera, l’artista sfoglierà – nell’appuntamento che chiude in bellezza la prima tranche della Stagione(realizzata in coproduzione con l’istituto di alta formazione musicale cagliaritano) e dà il la alla manifestazione promossa dal Comune in collaborazione con l’ateneo cagliaritano – alcune delle più celebri e significative pagine ispirate al paesaggio naturale e urbano, tra ritmi di danza e marce patriottiche, suoni d’acqua e mistiche visioni.

L’incipit è affidato al celeberrimo “Invito alla danza” in forma di Rondò brillante firmato da Carl Maria von Weber (1786 – 1826) – seguito dalle splendide tre Mazurke op.50 di Fryderyk Chopin (1810 – 1849) nei tempi Vivace (sol maggiore), Allegretto (la bemolle maggiore) eModerato (do diesis minore) in cui tra brio e malinconia rivive lo spirito del ballo trasfigurato in un affascinante trittico sonoro.

Focus sul paesaggio con “Au bord d’une source” di Franz Liszt (1811 – 1886) – dalla prima suite degli Années de Pèlerinage – che in una scrittura virtuosistica racchiude l’incanto della fresca voce dell’acqua nei pressi di una sorgente mentre “Lavapiés” (da “Iberia”) di Isaac Albéniz (1860 – 1909) ritrae la famosa piazza di Madrid nel cuore della “città vecchia” – con la fontana in cui anticamente gli abitanti si bagnavano i piedi prima di entrare nel luogo di culto.

Il fascino della Sonata op. 14 n. 2 di Ludwig van Beethoven (1770-1827) tra passaggi virtuosistici e felici invenzioni musicali, lascia il posto alla patriottica marcia “Stars and Stripes Forever” di John Philip Sousa (1854 – 1932), poi le note evocative di “Estampes” di Claude Debussy (1862 – 1918) – tra il rimando all’Oriente di “Pagodes” e le atmosfere spagnoleggianti de “La Soirée Dans Grenade” per finire con l’immagine di una pioggia autunnale di “Jardins Sous La Pluie”.

Infine un excursus in una dimensione più spirituale con la descrizione in musica de “La baiser de l’enfant Jesus” di Olivier Messiaen (1908 – 1992) contrapposta all’inquietante e travolgente trascrizione di Franz Liszt del “Valzer dal “Faust” di Charles Gounod (1818 – 1893).

Un viaggio attraverso l’Europa sul filo delle note – tra Settecento e Novecento – con l’assolo di Francesco Libetta – in cui ardui e virtuosistici arabeschi sonori si alternano a incantevoli melodie, e la bravura tecnica si sposa alla capacità d’espressione del versatile interprete della tastiera, apprezzato da pubblico e critica fin dalla sua strepitosa versione degli Studi di Chopin-Godowsky, chiamato a disegnare – con un programma “a tema” – l’ouverture di “CagliariPaesaggio” 2017.

 


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