Rapina alla Mondialpol: l’inferno di fiamme e proiettili, i chiodi sparsi e il terrore degli automobilisti

La testimonianza di un medico veterinario, “ci stanno sparando contro. Sento gli spari vicinissimi e capisco che sta succedendo davvero. E via, tutti contromano, il delirio”


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Attimi di terrore puro quelli vissuti venerdì sera per chi ha avuto la sfortuna di trovarsi in mezzo all’assalto della sede dove vengono custoditi i soldi, quelli che sono stati prelevati da un comando armato che, senza scrupoli ma con determinazione, non hanno esitato a sparare numerosi colpi con le armi. Tra chi si è ritrovato a dover fare i conti con i malviventi in azione, anche un medico veterinario che, attraverso i social, ha raccontato la drammatica sequenza di quegli attimi indimenticabili: “Un rientro a casa indimenticabile.

Prima i chiodi sparsi sull’asfalto all’uscita di Sassari davanti al Dipartimento di Medicina Veterinaria, ho potuto evitarli grazie ad un automobilista che ha fatto inversione prima di me e si è accorto.

Attraverso la città e decido di passare da Piandanna ma, una volta imboccata la 131 verso Caniga trovo altre macchine nel caos. 4 frecce e rallento, vedo un fuggi fuggi e mi urlano “Fai Inversione ( ma come????!!!) Scappa!!!! Ci stanno sparando contro”. Sento gli spari vicinissimi e capisco che sta succedendo davvero!

E via, tutti contromano, il delirio.

Imbocchiamo contromano la corsia di accelerazione e mi ritrovo nella rotatoria che porta ad Ittiri, seguo la strada e mi fermo nel primo punto utile.

Vedo un ragazzo con un furgone, gli racconto tutto e mi dice: anche io devo andare a Caniga, seguimi! Facciamo una strada secondaria! Lo seguo in una strada stretta ed immersa nel verde mai vista prima. Mi ritrovo a guidare parallela al treno che passa ignaro di ciò che sta succedendo sulla strada …all’uscita da questa scorciatoia  vedo fiamme alte e scoppiettanti..un fumo nero denso. C’era un casolare incendiato ed una macchina sulla strada avvolta dalle fiamme.

In mezzo c’era spazio, poco ma c’era. Passa una macchina con due automobilisti che mi dicono PASSA !!!ORA!!!  chiudono tutto!

Mi faccio coraggio e, prima il furgone del ragazzo della scorciatoia poi io, passiamo tra due muri di fiamme. Da lì la strada è sgombra e in pochi minuti arrivo a casa.

Mai stata più felice e sicura.

Grazie ragazzo del furgone azzurro”.


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