Raccolta funghi, operativi gli sportelli dei micologi in Ogliastra

L’Ogliastra corre ai ripari, dopo le decine di intossicazioni di questi giorni in Sardegna, mette a disposizione gli esperti. Ecco alcune buone norme e consigli su come riconoscere i funghi commestibili da quelli velenosi.


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 In Ogliastra, dopo le prime piogge, la stagione autunnale è particolarmente generosa di funghi e, come tutti gli anni, l’Ispettorato micologico, del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione della Asl di Lanusei, apre i suoi sportelli mettendo a disposizione gli esperti aziendali per consigli e informazioni per l’identificazione e il controllo delle specie fungine. Come dimostrano i recenti fatti, registrati anche dalle cronache locali, il rischio di incorrere in una intossicazione è elevato se non si conoscono adeguatamente i funghi e se non si adottano le giuste cautele. 

L’Ispettorato Micologico dell’ASL di Lanusei ha funzioni di informazione, identificazione e controllo delle specie fungine. 
Assicura la presenza di esperti, nel periodo di crescita dei funghi spontanei epigei, con i seguenti giorni ed orari: L’Ispettorato Micologico dell’ASL di Lanusei ha funzioni di informazione, identificazione e controllo delle specie fungine, assicurerà la presenza di esperti nel periodo di crescita dei funghi spontanei epigei, con i seguenti giorni ed orari: 
Lanusei 
c/o Servizio Igiene Pubblica – via Trento Lanusei 
tel. 0782 470466 / 454 
Martedì, giovedì, venerdì    dalle ore 12,00 alle 13,30 
Lunedì, mercoledì, dalle ore 15,30 alle ore 17,00 
Tortolì 
c/o Servizio Igiene Pubblica – via Mons Virgilio 
tel . 0782 624673 
Lunedì, mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 17,00 

Le sedi, gli orari e i giorni dei controlli, potrebbero essere aggiornati nel corso della stagione micologica, sulla base delle esigenze e dell’affluenza dell’utenza. La prestazione è gratuita con accesso libero.

Alcune buone norme: 
– assicurarsi che il fungo appartenga ad una specie commestibile: il consumo di funghi presuppone la conoscenza degli stessi, per via diretta o per via indiretta (per mezzo dei Micologi dell’Azienda Sanitaria); 
– un fungo è commestibile o tossico per sua intrinseca natura, non esiste un metodo empirico per accertarne la commestibilità; 
– assicurarsi che i funghi provengano da zone non inquinate (evitare aree urbane, industriali, sottoposte a trattamenti antiparassitari, zone in prossimità di strade di traffico); 
– utilizzare soltanto funghi raccolti nelle 48 ore e conservati a bassa temperatura (un fungo commestibile invecchiando può diventare tossico); 
– consumare funghi solo se in perfetto stato di conservazione; 
– non dimenticare che i funghi commestibili è preferibile consumarli ben cotti; 
– sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi; 
– nei funghi sottolio si può sviluppare la tossina botulinica; 
– non somministrare funghi a bambini, donne in gravidanza e persone affette da malattie del fegato e del rene; 
– non consumare funghi in quantità abbondanti e in pasti ravvicinati (non più di 5 grammi di fungo fresco per chilogrammo di peso corporeo, comunque non più di 250 grammi di funghi freschi o 25 grammi di funghi secchi alla settimana); 
– è bene ricordare che i funghi vanno raccolti interi, conservando il gambo od altri caratteri importanti in modo da mantenere gli elementi utili al riconoscimento e trasportati in modo da mantenerli quanto più possibile integri; 
– in caso di insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi: recarsi immediatamente all’ospedale consegnando al personale sanitario eventuali avanzi del pasto o resti dei funghi consumati. 

Se dopo l’ingestione di funghi insorgono disturbi: 
– recarsi immediatamente al Pronto Soccorso (non esiste un antidoto in grado di neutralizzare le tossine mortali dei funghi, ma è necessario allontanarle dall’organismo il prima possibile); 
– portare con se tutti gli avanzi dei funghi (cotti, crudi, resti di pulizia); 
– se altre persone hanno consumato gli stessi funghi, contattarle immediatamente per farle recare al Pronto Soccorso; 
– non tentare di curarsi da soli (il latte non è un antidoto). 

I funghi da sottoporre alla visita presso lo sportello dell’ Ispettorato Micologico devono essere: 
– freschi (non congelati o scongelati, non essicati, non diversamente conservati); 
– interi (non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, non raschiati o comunque privi di parti essenziali al riconoscimento); 
– sani ed in buono stato di conservazione (non tarlati, ammuffiti, fermentati, fradici, eccessivamente maturi); 
– puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei; 
– provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico (discariche di rifiuti, vicinanze di strade ad intenso traffico veicolare, forni inceneritori, colture trattate con antiparassitari, etc.) 
– all’esame di commestibilità dev’essere sottoposto l’intero quantitativo raccolto, e nel più breve tempo possibile; 
– portare l’intero quantitativo raccolto perché il solo “campione” non serve (l’intero quantitativo lasciato a casa può contenere anche un solo pezzo di fungo di specie velenoso o mortale); 
– i funghi devono essere presentati alla visita in contenitori rigidi e forati (cestini od analoghi contenitori); 
– si consiglia di separare opportunamente le diverse specie fungine raccolte.     

N.B. : Non sono accettati al controllo funghi non interi, marcescenti o presentati in contenitori diversi da quelli consentiti. 


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