Rabbia Marina: “Zedda, col rumore stai distruggendo il quartiere”

Esposto al prefetto e alla Polizia Municipale degli abitanti della Marina, nel mirino le manifestazioni con i decibel alle stelle: “Chiedete quanto è aumentato il consumo di sonniferi e tranquillanti,qui non viviamo più”


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Centro storico di Cagliari, continua la protesta dei residenti che, dopo un finesettimana tra urla, musica e schiamazzi, con una lettera indirizzata al Comune, Polizia Municipale, al prefetto e alla Procura, fanno pressing perché venga trovata al più presto una soluzione. “Non c’è pace nei quartieri  storici di Marina e Stampace – denunciano alcuni residenti – Ci viene impedito il riposo, il sonno, il sereno utilizzo degli ambienti domestici”.

 

Le accuse al Comune. “L’amministrazione – si legge nella lettera del comitato “Rumore no grazie”, a firma del presidente Marco Marini – invece che prodigarsi per alleviare l’impatto devastante sui residenti, ci aggiunge di suo: pochi giorni fa la manifestazione World Radio Challenge si è svolta con esordio ad altissimo impatto acustico nell’Hostel Marina, col patrocinio del Sindaco, quantunque la struttura non disponga di nessuno dei requisiti richiesti dalla normativa  sull’ inquinamento acustico: collaudo acustico in opera, valutazione di impatto acustico, clima acustico. Atteggiamento preoccupante, quello dell’amministrazione che si prodiga per le manifestazioni rumorose (quale quella dello Skepto International Film Festival svoltasi anche all’aperto  nella piazza Santo Sepolcro  senza che nessuno avesse richiesto il preventivo e obbligatorio parere dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente)  e non tutela in nessun modo gli abitanti. Ancora una volta dobbiamo denunciare di essere vittime  di una  situazione  impossibile da sopportare che si aggrava sempre più con l’apertura inarrestabile di nuovi locali. L’inquinamento dell’ambiente da rumore, un reato punito dalla legge, rende oramai da anni la vita dei residenti un inferno che lascia segni sempre più indelebili sulla salute e sulla vita: si veda nelle farmacie locali di quanto è aumentata la richiesta di tranquillanti e sonniferi da parte di chi ha la sfortuna di abitare in Marina e Stampace”.

 

Una situazione che, a detta di Marini, avrebbe portato a una svalutazione delle case del 30 per cento del valore di mercato “per il solo fatto di essere ubicate in zone fortemente rumorose soprattutto di notte. Oggi, ancora una volta, siamo costretti ad invocare il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini quali quelli alla salute, sanciti nella Costituzione, nelle leggi della Repubblica e in atti amministrativi del Comune che il Sindaco e la Giunta ignorano: l’ultimo atto amministrativo, che ha tolto la concessione del suolo nella piazza Santo Sepolcro, non ha modificato di una virgola la situazione, com’era del resto ampiamente prevedibile. La via maestra per uscire da questa situazione di degrado è il rispetto e il ripristino della legalità ed è quanto chiedono i cittadini. Legalità significa anche rispetto dell’art.659 del Codice penale che prevede l’arresto per chiunque mediante schiamazzi o rumori disturbi il riposo e l’occupazione delle persone”.


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