Quartucciu, vittima di un incidente senza risarcimento: “Mia mamma 82enne invalida costretta a indebitarsi”

L’auto guidata da Augusto Sunda viene centrata da un’altra vettura l’11 aprile. 2700 euro di danni, il perito ne segna solo 2300 ma i soldi non arrivano mai: “Sono disoccupato e mia mamma ha solo 500 euro mensili di pensione: la legge impone il risarcimento entro un mese ma un’assicurazione rumena non paga. E, quando sarà, riceveremo solo un assegno”


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I danni, ingenti, sono stati periziati ma mai pagati. 2300 euro più Iva, parere del perito, per il meccanico si sarebbero dovuti prevedere almeno quattrocento euro in più. Ma ottenere anche solo un centesimo di risarcimento, per Augusto Sunda, 49enne disoccupato di Quartucciu, e per la madre, un’82enne disabile che può fare affidamento sulla miseria di cinquecento euro di pensione al mese, è diventata un’odissea. Un caso di “mancata giustizia”, quello descritto dall’uomo, che inizia l’11 aprile: “In via Etiopia un’auto in retromarcia da uno stop ha centrato il fianco sinistro dell’auto”. Il guidatore ammette le sue colpe, firma il Cid ma Sundas e l’anziana madre, alla fine, sono stati costretti ad anticipare tutte le spese: “Sono disoccupato, mia madre conta solo su una piccola pensione ed è assurdo dover fare rinunce o indebitarsi per avere un’automobile, indispensabile per i tanti spostamenti urgenti che dobbiamo fare”. Il quarantanovenne punta il dito contro “un’assicurazione rumena”.
I soldi dovrebbero arrivare “via assegno, nemmeno con un bonifico bancario. La legge impone massimo trenta giorni per essere risarciti e, invece, ne sono passati quasi sessanta”. Augusto Sunda, ormai esasperato per la lunghissima attesa, ha deciso di rivolgersi anche ad un avvocato: “Voglio avere tutti i soldi che mi spettano in tempi rapidi, è un mio diritto”.


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