Quartucciu, pietre contro il museo ‘tazzina’: “Degrado totale e generazione vergogna”

Un passante denuncia il fatto su Facebook, ma finisce sotto accusa perché non chiama le forze dell’ordine. Il sindaco Pisu annuncia nuove misure per presidiare la costruzione e punire i vandali


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Ennesimo episodio di vandalismo contro il museo archeologico in costruzione di Quartucciu. Un passante che rientrava da una passeggiata con i propri cani ha colto in flagrante un gruppo di ragazzini nell’atto di lanciare delle “grosse pietre” contro i vetri e la struttura dell’edificio. “Ho notato il grande entusiasmo e piacere che provavano”, scrive l’uomo in un post nel gruppo Facebook degli abitanti di Quartucciu, denunciando “il degrado totale” in cui versano Quartucciu e le sue nuove generazioni “vergogna”.

Il post del passante, N.B., ha suscitato l’indignazione dei commentatori non solo per gli atti di inciviltà che racconta, ma anche per il fatto che l’uomo si sarebbe limitato a guardare, invece che chiamare le forze dell’ordine.

Della vicenda è stato informato anche il sindaco, Pietro Pisu, che questa mattina ha prontamente convocato il comandante della polizia municipale per un sopralluogo, a seguito del quale non è risultato alcun danno significativo alla struttura. “E’ evidente tuttavia che la costruzione deve essere presidiata e ci stiamo muovendo in tal senso”, precisa Pisu.

Il sindaco annuncia che il progetto sarà completato grazie a un finanziamento della Città Metropolitana da 2 milioni e 600 mila euro, da attuarsi per tranche. “Daremo priorità alla realizzazione del parco, ed è già partito il bando per la progettazione delle aree verdi”, spiega Pisu. Seguiranno il completamento della biblioteca e della necropoli punico-romana di Pill’e Matta, che dovrà essere resa fruibile con arredi e attrezzature multimediali, e solo successivamente sarà ultimato il museo.

La controversa struttura concepita dagli architetti Pietro Reali e David Palterer è al centro delle polemiche che vorrebbero l’edificio più somigliante a una tazzina da caffè che a un nuraghe rovesciato, come nelle intenzioni dei suoi ideatori. “In effetti non rispecchia neanche quelli che sono i miei parametri estetici – ammette il sindaco – ma da amministratore devo accettare i punti di debolezza, che non sono solo estetici ma anche funzionali, e favorire il completamento di un progetto ormai avviato e irreversibile nella destinazione d’uso, utilizzando in maniera saggia i finanziamenti al fine di renderlo fruibile”.


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