I fedeli fanno troppo rumore, tra una chiacchiera e l’altra, alla fine del funerale dello scrittore Lucio Spiga a Quartucciu e don Elvio Puddu prende il microfono dell’altare e scandisce quattro parole molto chiare: “E ora tutti fuori”. Risultato? Condoglianze, strette di mano e abbracci si sono svolti nel piazzale esterno della chiesa di San Giorgio Martire, nel pieno di un pomeriggio con temperature decisamente elevate. E qualcuno, meglio, qualcuna, si è lamentata ufficialmente, andando prima dal don e, poi, scrivendo a una delle email ufficiali della Diocesi di Cagliari: “La chiesa era gremita di tantissime persone, ma mai mi sarei aspettata di trovarmi in un luogo dove i fedeli sono trattati quasi come un elemento di disturbo per la parrocchia, in diverse occasioni ripresi perchè un po’ di brusio si sentiva in chiesa ancora prima dell’inizio della messa, ma l’apice si è raggiunto dopo la benedizione finale quando dall’altare viene detto ‘e ora tutti fuori’. I parenti del defunto non hanno potuto fare altro che incamminarsi verso l’uscita seguiti dalle persone che volevano avvicinarsi per dare le condoglianze ed è soprattutto qui il problema: fuori”, scrive la donna, Lucia Lai, cugina del defunto, “ha significato uscire in un piazzale completamente al sole alle 16:40 dell’11 luglio 2024 dove la temperatura era di almeno 35 gradi!. Quindi, tralasciando anche i modi bruschi con cui si è detto di uscire il problema era stazionare fuori, al sole, in piedi, cercando di avvicinarsi ai parenti per dare le condoglianze, senza un minimo di ombra, senza una seduta per aspettare, letteralmente buttati fuori dalla chiesa. Molte persone hanno rinunciato anche ad avvicinarsi per le condoglianze, altre persone anziane si stavano sentendo male dal caldo e sono dovute rientrare in chiesa almeno per sedersi e riprendersi un po’. Mi sono recata in sacrestia ed ho fatto presente a don Puddu quello che stava accadendo e che non sono modi, quest,i di mandare fuori dalla chiesa i fedeli con queste condizioni climatiche di caldo estremo, senza neanche una protezione dal sole. Mi è stato risposto che ha invitato le persone ad uscire per non fare rumore in chiesa. Ma i modi che ha utilizzato non erano di ‘invito ad uscire’ bensì di ‘ordine ad uscire’. Ma alla fine di un funerale mi sembra il minimo dare qualche minuto alle persone di avvicinarsi con calma ai parenti ed esprimere la propria vicinanza per la dipartita del caro estinto in Chiesa! Tanto più in un paese dove alla fine della celebrazione ci si è sempre avvicinati a dare il saluto ai parenti. In più di 50 anni non ho mai visto un comportamento simile né in paese ma neanche in nessuna altra parrocchia in cui sono stata. Per cui”, conclude, “il mio disappunto l’ho manifestato personalmente al parroco al termine della cerimonia, quando anche mia madre di 88 anni si stava sentendo male e l’ho fatta entrare di nuovo in chiesa a sedersi e riprendersi, ma sarebbe il caso che situazioni spiacevoli come questa non si dovessero ripetere in futuro, tanto più con una popolazione sempre più anziana che non merita questo trattamento sia per rispetto all’età che per evitare malori molto più gravi”.
L’email spedita potrebbe portare a delle verifiche da parte dei piani alti della Curia. Intanto, però, contattato telefonicamente da Casteddu Online, don Elvio Puddu conferma tutto e racconta ciò che è capitato: “Ho chiesto cortesemente di uscire fuori per continuare a dare le condoglianze e me ne sono andato in sagrestia. Ho solo chiesto un po’ di rispetto per il luogo, è la prima volta che è capitata una confusione simile, oggi era veramente troppo eccessivo. Anche durante la distribuzione della Comunione c’era un chiacchiericcio continuo. Quando si esagera bisogna dire basta”, precisa il religioso. “Oggi il chiasso è stato troppo eccessivo, tutte le altre volte non è mai capitato. La signora ha fatto le sue scelte, ha detto ciò che ha voluto. La madre anziana non è stata mandata via perchè gli anziani in chiesa non fanno mai chiasso. Un battibecco così non era mai capitato”.