Organico ridotto all’osso, riposi settimanali che saltano di continuo, tafferugli all’interno dell’istituto, aggressioni fisiche ai poliziotti, fallimento totale dei progetti di rieducazione dei detenuti. Sono soltanto alcune delle motivazioni denunciate in un documento unitario dei sindacati della polizia penitenziaria per l’allarmante situazione che si vive all’interno del carcere minorile a Quartucciu: domani, dalle ore 10, davanti al tribunale dei minori, gli agenti manifesteranno con un sit in per gridare la loro rabbia per l’immobilismo – dicono – dell’amministrazione penitenziaria (dipartimento giustizia minorile e comunità).
I SINDACATI. I firmatari del documento di denuncia, Roberto Melis (Osapp), Raffaele Murtas (Sinappe), Michele Cireddu (Uil Pa PP), Nino Manca (Cisl Fns), Alessandro Cara (Uspp) e Sandro Atzeni (Cgil Fp PP), scrivono nero su bianco quel che accade di frequente dentro l’istituto penitenziario di Quartucciu, una situazione pesantissima e ingestibile: azioni repentine con pugni ai colleghi in servizio nelle sezioni detentive, armi realizzate artigianalmente nelle officine come balestre e frecce pronte per essere utilizzate, sono soltanto alcuni degli episodi più gravi che si sono verificati dentro le mura dell’istituto durante le giornate trascorse in servizio. L’intera struttura minorile può contenere sino ad un massimo di 20 detenuti, attualmente sono nove i minorenni soggetti ad esecuzione penale, mentre sono una ventina le guardie carcerarie, in forza alla struttura, che devono però far fronte a tutti gli incarichi specifici previsti, dalla portineria, gestione uffici e sorveglianza: “La situazione è abbastanza grave – denunciano i sindacalisti – questo è l’unico penitenziario minorile di tutta la Sardegna, si lavora in forte disagio, un ambiente insicuro, proprio per questo domani venerdì 1 luglio manifesteremo davanti al tribunale dei minori a Cagliari per far sentire a ch idi competenza queste sofferenze”