Lotta all’inquinamento acustico “per un’estate di divertimento ma senza eccessi”: così l’amministrazione comunale di Quartu Sant’Elena definisce l’ulteriore stretta contro il rumore, varata dal sindaco Graziano Milia. Nuova ordinanza, per chi sgarra multe e sequestri saranno assicurati. La lotta all’inquinamento acustico nei luoghi della movida va avanti senza sosta, e lo stesso Milia annuncia “controlli sul rispetto dei limiti al volume dei decibel secondo quanto già previsto dal piano comunale di classificazione acustica. Dopo lo stop oltre la mezzanotte nei giorni feriali per la musica notturna, ora il Comune richiama la corretta disciplina dei limiti acustici nei restanti orari della giornata, per tutti gli esercizi cittadini e in particolare lungo la costa quartese. Al Poetto, quindi, scatta il quasi silenzio: vietato superare i dieci decibel. Ecco, di seguito, tutte le regole ufficiali per i titolari di chioschi, locali e stabilimenti balneari.
I titolari delle attività commerciali dovranno “attivare durante la stagione estiva uno specifico piano di prevenzione dell’inquinamento acustico, con particolare riguardo alla zona costiera, finalizzato al rafforzamento delle seguenti tipologie d’azione: controllo preventivo della regolarità amministrativa delle attività economiche (quale attività principale rispetto a quella integrativa di spettacolo ed intrattenimento musicale in quanto complementare e subordinata ad essa); controllo della documentazione relativa alla compatibilità acustica ambientale, che costituisce requisito obbligatorio, in tutti i casi in cui l’attività sia sede di intrattenimenti e manifestazioni musicali o canore, supportate da strumenti musicali e impianti elettroacustici e quindi di potenziali fonti sonore disturbanti”. Ancora: “Prevedere che durante la stagione estiva per lo svolgimento di attività di spettacolo ed intrattenimento presso le strutture adibite alla somministrazione di alimenti e bevande ubicate lungo il territorio costiero, con particolare riguardo al lungomare Golfo di Quartu, possano essere rilasciate autorizzazioni in deroga ai valori di emissione fissati dall’articolo 2 della legge 447/95 e dal Piano comunale di classificazione acustica, in misura non superiore a 10 decibel, oltre i limiti indicati nello stesso piano, nella fascia diurna e in quella notturna, per un numero massimo di dieci giorni in ogni caso non consecutivi. Per l’inosservanza della disciplina in materia acustica, oltre all’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dalle normative vigenti in materia, si procederà all’applicazione delle sanzioni accessorie e/o misure interdittive contemplate dalle norme, specifica ancora l’ordinanza. Nel caso di accertato superamento dei limiti di emissione verranno adottati dai competenti organi comunali provvedimenti comportanti l’inibitoria parziale o totale delle attività rumorose, la sospensione dell’utilizzo delle attrezzature e degli impianti rumorosi fino alla dimostrazione dell’avvenuta bonifica acustica. Inoltre, le violazioni alla disciplina in materia acustica porteranno a delle multe e alla sospensione dell’attività per un periodo non superiore a 3 mesi. I costi delle prestazioni Arpas necessarie per l’accertamento delle violazioni saranno a carico dei trasgressori: si parla, in totale, di 470 euro.