Quartu, riparte la movida notturna: “Ecco le nuove regole per i giovani nei locali sul mare al Poetto”

Riparte la movida notturna anche a Quartu Sant’Elena: con la nuova ordinanza regionale, musica e balli animeranno il lungomare del Poetto. Non sarà una estate come le altre però: “Sì al divertimento e sì con ancora più convinzione al lavoro delle nostre attività produttive, ma senza mai dimenticare le misure anti-contagio”, spiega Delunas


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Riparte la movida notturna anche a Quartu Sant’Elena: con la nuova ordinanza regionale, musica e balli animeranno il lungomare del Poetto. Non sarà una estate come le altre però: “Sì al divertimento e sì con ancora più convinzione al lavoro delle nostre attività produttive, ma senza mai dimenticare le misure anti-contagio” spiega il sindaco Stefano Delunas.
“Nel litorale di Quartu valgono le stesse regole vigenti a Cagliari o a Alghero, in virtù delle ordinanze regionali, l’ultima delle quali è stata pubblicata proprio qualche giorno fa. E sotto diversi aspetti non ci sono grandi differenze anche rispetto a Rimini o Milano Marittima, nel senso che vi sono da rispettare anche normative ministeriali: dal distanziamento sociale all’uso delle mascherine, fino a una frequente igienizzazione degli arredi e dei locali”. Queste le regole di base, insomma, da rispettare anche nelle piste da ballo.
”Non sarà un’estate come le altre. Sebbene nell’Isola, e anche a Quartu soprattutto in proporzione al numero di abitanti, i numeri dell’emergenza sanitaria non abbiano raggiunto il picco del Nord Italia, dobbiamo comunque stare all’erta – raccomanda il sindaco – in parte perché ancora oggi sentiamo spesso parlare di focolai, in parte perché secondo alcuni studiosi potrebbe esserci una seconda ondata con l’arrivo dell’autunno. D’altronde i dati parlano chiaro: in altri Paesi del Mondo l’emergenza è ancora nella fase acuta e in considerazione della rapidità con cui si diffonde anche da uno Stato all’altro non possiamo ancora abbassare la guarda. Quindi sì al divertimento e sì con ancora più convinzione al lavoro delle nostre attività produttive, ma senza mai dimenticare le misure anti-contagio”.


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