Quartu, rimborsi ingiustificati per viaggi e missioni: Milia rinviato a giudizio

L’accusa, di peculato, risale a quando il sindaco era il presidente della Provincia: fari accesi su 17mila euro, le altre contestazioni sono prescritte. Il 15 settembre nuovo round in tribunale

Il sindaco di Quartu, Graziano Milia, è stato rinviato a giudizio sul caso dei rimborsi per viaggi e missioni, legati agli anni in cui era il presidente della ormai defunta Provincia. Soldi che, stando alle accuse, non sarebbero stati dovuti: dopo tutta una serie di prescrizioni restano accesi i fari dei giudici su diciassettemila euro. Soldi per viaggi di rappresentanza e missioni che, per gli investigatori, sarebbero stati usati invece per ragioni personali. Ieri la decisione del gup Ermengarda Ferrarese, come riporta L’Unione Sarda. Milia dovrà presentarsi in tribunale, assistito dal suo avvocato Guido Manca Bitti, a metà settembre, per difendersi dall’accusa di aver ottenuto rimborsi non dovuti quando, dal 2005 al 2010, ha guidato la Provincia di Cagliari. Un’inchiesta partita anni fa, i primi controlli sono stati effettuati dalla Guardia di Finanza e il pm Andrea Vacca, in seguito, ha contestato all’attuale primo cittadino quartese la presunta appropriazione indebita di soldi che sarebbero stati già liquidati dal Comitato delle Regioni della Comunità europea.
Tra quattro mesi, in aula, se ne saprà di più. Il legale di Milia ha spiegato, tra l’altro, che “abbiamo gli argomenti, che si potevano trovare anche prima, per dimostrare che non ci siano state duplicazioni nei rimborsi” e che, quindi, “Milia abbia agito in assoluta buona fede”.


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