Quartu punta sulla cultura: nuove risorse per il Polo Museale

Firmato il protocollo d’intesa con il Banco di Sardegna. Delunas: “Prosegue il programma di valorizzazione turistico-culturale della città”


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Prende sempre più piede il programma dell’Amministrazione comunale per la valorizzazione turistico-culturale della città. Con la firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Quartu e la Fondazione di Sardegna arrivano infatti anche le risorse che permetteranno di sviluppare il progetto del Polo Museale, formato dall’ex convento dei Cappuccini, ‘Sa Domu’e Farra’ e il complesso archeologico-militare di Is Mortorius.

 

È stato firmato ieri, nella sede legale della Fondazione di Sardegna, il protocollo d’intesa che avvia la collaborazione istituzionale tra i due enti, Comune e la stessa Fondazione, con l’obiettivo di dare massimo risalto alla ‘conoscenza’, e quindi alla crescita socio-economica della comunità quartese grazie allo sviluppo di azioni in grado di valorizzare l’identità e la qualità delle produzioni locali, ma soprattutto  utile ad attivare programmi di azione nel campo dei beni culturali e delle tradizioni popolari. Quartu è stata infatti individuata come città meritevole di sostegno per la valorizzazione delle proprie peculiarità e dei propri siti, così come gli altri due centri considerati strategici per la crescita dell’isola: Alghero e Olbia. I tre Comuni si uniscono così ai quattro storici capoluoghi di Provincia (Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano), nei quali la Fondazione è impegnata da anni.

 

Entrando nello specifico, grazie alle firme apposte ieri dal Sindaco di Quartu Stefano Delunas e dal Presidente della Fondazione di Sardegna Antonello Cabras, alla presenza anche dell’Assessore a Cultura, Tradizioni popolari, Lingua sarda, Beni culturali e Sport Lucia Baire, scelto come responsabile del coordinamento delle attività derivanti dal protocollo stesso, si punta a: valorizzazione e sviluppo del territorio; rafforzamento delle capacità attrattive; consolidamento dei valori identitari; sviluppo locale sostenibile. Per arrivare a tali obiettivi le parti si propongono di avviare un nuovo percorso culturale, che si traduce nella creazione di un polo museale, incentrato ovviamente sui beni culturali di pregio della città.

 

Per l’avvio di questo processo di rinascita culturale dei siti si intende puntare prima di tutto sui tre siti di maggiore rilevanza storico-architettonica: l’ex Convento dei Cappuccini, Sa dom’e farra e il complesso archeologico-militare di Is Mortorius, formato dal Nuraghe Diana e dalle Batterie Carlo Faldi. Il progetto coordinato di natura museale, completo di strumenti multimediali e interattivi, sarà capace di mettere a sistema le varie sottocategorie culturali, ovvero l’etnografia e la tradizione orale, l’archeologia e il folklore.

 

Nel territorio quartese sono ovviamente presenti anche tanti altri beni culturali di grande interesse. Basta pensare alle chiese romaniche, alle torri costiere, agli insediamenti militari storici o alle case campidanesi. Tutti siti dal fascino indiscusso e meritevoli di nuovi investimenti, che infatti l’Amministrazione intende mettere a sistema nella seconda fase di valorizzazione del patrimonio culturale cittadino.

 

Il protocollo avrà durata triennale. Per la concretizzazione e il perfezionamento delle attività la Fondazione ha valutato opportuno destinare un contributo pari a 70.000 euro, grazie al quale potrà essere avviato il recupero e la valorizzazione del Polo Museale.

 

“Arte, archeologia, storia e tradizioni. Puntiamo alla creazione di un sistema di offerta culturale integrata, e quindi anche alla realizzazione di itinerari tematici che possano connettere i beni culturali del nascente Polo Museale agli altri beni presenti sul territorio, compresi quelli naturalistici – spiega l’Assessore a Cultura e Beni Culturali Lucia Baire -. La firma del protocollo è un importantissimo step affinché la città possa mostrarsi in tutto il suo potenziale turistico-culturale”.

 

“La collaborazione con la Fondazione di Sardegna dimostra la condivisione di un progetto importante, in grado di garantire alla città sviluppo economico, oltre che crescita culturale – aggiunge il Sindaco Stefano Delunas -. L’utilizzo virtuoso dei beni culturali infatti stimola la memoria cittadina e favorisce lo sviluppo dell’identità. La sinergia tra vari settori, quali promozione territoriale, marketing, comunicazione museale ed educazione scolastica porterà a Quartu più turismo, e quindi più lavoro e più occupazione.


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