Quartu, le lacrime di una 78enne: “Senza soldi per curare mio marito malato di alzheimer”

Suo marito, ex Vigile del fuoco, ha 80 anni e una maculopatia cererbrale e un tumore alla prostata. Lei, Veneranda Lai, non può pagare più la retta per farlo restare nella Rsu: “A casa non posso gestirlo, ha una malattia che lo rende aggressivo. Non mi bastano più i soldi, dalle assistenti sociali del Comune nessun aiuto”. E lancia un appello: “Chi può mi aiuti, sono disperata”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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di Paolo Rapeanu

È arrivata per l’ennesima volta fuori dal Comune, in via Eligio Porcu, con una valigetta trasparente piena di carte e documenti. E con il viso rigato dalle lacrime. Veneranda Lai, settantotto anni, sta combattendo contro il tempo e contro le lungaggini burocratiche: “Mio marito, Nando Scalas, ha 80 anni, ha fatto il Vigile del fuoco e si trova ricoverato nella Gersia di Selargius perché ha una forma di alzheimer che lo rende aggressivo e ha una maculopatia cerebrale. Lì non può più stare, non posso pagare la retta”, dice, singhiozzando, la 78enne, “tutti i soldi della sua pensione vanno via in medicine, e i miei per pagare un mutuo da 632 euro al mese, poi ci sono le bollette. Non ci rimane nulla”. La telefonata dalla Residenza sanitaria sociosanitaria selargina, da parte di un’assistente sociale, è già arrivata: “Mi hanno detto che non possono più tenerlo, consigliandomi di attivarmi con le assistenti sociali quartesi. Ho già girato nei giorni scorsi per chiedere di potermi dare i soldi”, ma non avrebbe ricevuto nessun tipo di risposta perché “sono tutti chiusi”.
Difficile, molto difficile stando alle parole della Lai, poter seguire il marito: “Non posso riportarlo a casa, per essere gestito ha bisogno di almeno quattro persone. Chi ha un parente con la sua malattia può capirmi”, osserva, in preda allo sconforto, la settantottenne quartese, “mio marito ha anche un tumore alla prostata e non cammina da solo. Non ce la faccio più, cosa devo fare? Buttarmi dal bastione?”. Parole molto dure, quelle della signora. Che lancia un appello attraverso Cagliari Online: “Chi può mi aiuti, sono disperata”. E lascia il suo numero di cellulare: +393382282497.


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