“Un gioco sadico che ha fatto sì che la farmacia che aveva orari di apertura tre volte la settimana li ha ridotti prima a due ed adesso ad un solo giorno: il mercoledì dalle ore 14 alle 17! Un sadismo cinico che colpisce persone fragili o parenti che devono accudirli”. A denunciare l’ennesima situazione di grossi disagi che vivono tutti i pensionati e chi si occupa della loro salute e che devono arrivare sin alla farmacia Asl di via Bizet a Quartu Sant’Elena anche da Dolianova, Burcei e Donori è il sindacato Usb. L’ennesimo taglio sugli orari fa imbufalire migliaia di persone: “Almeno diecimila”, tuona Enrico Rubiu dell’Usb, “qui stanno facendo un gioco sadico sulla pelle di migliaia di fragili. L’abbiamo denunciato più volte, suggerendo anche che era possibile risparmiarsi questo supplizio dando la possibilità di ritirare medicinali e ausili medici nelle farmacie dei paesi”. Ma nulla, almeno sinora, è stato fatto.
E il sindacato mette nel mirino i principali vertici della sanità sarda: “L’insensibilità, il menefreghismo e forse anche la sciatteria di un assessore alla sanità, dei sindaci dei comuni interessati e dei dirigenti dell’Ats hanno fatto sì che il problema si aggravasse fino al punto di ridurre gli orari di apertura”. Al sit in di protesta hanno partecipato una cinquantina di persone, molte sono venute con gli ombrelloni, piazzandoli davanti alla struttura. Un modo di protestare sicuramente originale ma che fa ben capire il livello di disagio e difficoltà che si sono ritrovati a vivere migliaia di malati sardi.