Quartu in lacrime per la scomparsa di Sergio Cancedda: “Addio, grande chef”

Choc e tristezza per la morte del cuoco 57enne, conosciutissimo per il suo lavoro all’Oasi del Poetto. Il ricordo commosso di Luciano Spiga: “Aveva un’umanità sconfinata, ci mancherà tantissimo”


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Commozione e lacrime a Quartu e nella zona del Poetto di Cagliari per la scomparsa di Sergio Cancedda. L’uomo, chef molto conosciuto, è morto stroncato da un malore mentre si trovava in casa. I Vigili del fuoco hanno dovuto sfondare la porta dell’appartamento, dopo l’allarme lanciato da un parente che non riusciva a mettersi in contatto con lui. Poi, l’arrivo dei carabinieri comandati dal maggiore Valerio Cadeddu e la conferma del 118: morte avvenuta per cause naturali. La notizia della morte del cinquantasettenne ha fatto il giro di Quartu. In molti ricordano Sergio Cancedda come un grande e instancabile lavoratore, sempre pronto al sorriso. Il cuoco, negli ultimi quattro anni, ha lavorato all’Oasi Cafè, uno dei tanti baretti del Poetto di Cagliari. Luciano Spiga, il suo titolare, ha affidato a Facebook un breve ma intenso ricordo di Cancedda: “Ciao Sergione…”, e poi un cuore. “Era un uomo eccezionale, un vero professionista che sapeva sempre cosa fare ma, prima ancora, una persona di grandissimo cuore”, afferma, con la voce rotta dalla tristezza, Spiga.

 

“Ci mancherà tantissimo, ho già fatto le condoglianze alla figlia. Tutti, a livello lavorativo, siamo sostituibili”, prosegue il titolare del locale, “ma a livello umano e lavorativo questo discorso non può valere. Non nel caso di Sergio, la sua umanità sconfinata lo renderà, per sempre, insostituibile”.