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“Perché quel muro al posto del cancello? La chiusura di quell’ingresso cimiteriale è stata decisa facendo le dovute considerazioni? Il progetto è passato in commissione? Pensiamo al danno economico creato ai venditori di fiori che regolarmente pagano le tasse e autorizzate dallo stesso ente a svolgere tale attività e che dagli uffici del cimitero avevano avuto rassicurazioni in merito a quel varco”.
Considerazioni che il consigliere comunale Tonio Pani esprime amaramente dopo il provvedimento giunto dal municipio di via Eligio Porcu: “Non ci facciamo mancare nulla, anzi, quando si cerca l’alternativa al nulla che regna sovrano, dal cilindro spuntano i danni e le beffe – commenta aspramente il consigliere Pani – ennesimo errore chiudere uno degli ingressi del camposanto, sostituendolo con un muro in blocchi di cemento. Abbiamo assistito alla chiusura dell’asilo nido, alla chiusura dell’ultimo centro per anziani in città, persino alla chiusura dei rubinetti cimiteriali in alternativa a qualche guarnizione da sostituire, eliminare i servizi quindi – prosegue Pani – sembra il moto di questa maggioranza millefiori”.
IL MURO DELLA DISCORDIA. “Si è pensato ad esempio – aggiunge Tonio Pani – ai disabili che proprio da quel cancello trovavano la via più breve oppure al fatto che alcune volte viene chiuso per esigenze legate alle autopsie. Ma quanti loculi recupereranno con la chiusura del cancello, considerata l’emergenza per assenza degli stessi, perché non si realizza un piano superiore dalla serie G 12 in poi evitando di deturpare l’intera area cimiteriale e garantendo la disponibilità per svariati anni? Finiti queste 150 nicchie, se non si realizza l’ampliamento del cimitero che si fa? Si chiudono altri cancelli? Aggiungo che una settantina di loculi di persone viventi – dice Pani – sono stati già occupati e dovranno essere liberati con un costo di circa 200 euro a salma. Spero solo che le mie considerazioni smuovano la coscienza di una maggioranza che oggi decide le sorti della nostra città”.