Quartu, i giardinieri tornano ad accamparsi sotto il Comune: “Delunas, basta con il circo delle false promesse”

Bando in arrivo, forse, e riesplode la rabbia dei trenta lavoratori del verde pubblico quartese: “Siamo alla fame e i parchi e il Poetto sono sporchi. Resteremo qui sino a quando non ci verrà ridato il lavoro, la nostra dignità non è in vendita”


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L’avevano promesso e l’hanno fatto: i 30 lavoratori del verde pubblico di Quartu ritornano ad accamparsi sotto il Comune. Già montate le tende e riesplode la protesta legata al nuovo bando attualmente “congelato”. Quello mini dei 66 giorni non è ancora realtà, così come quello maxi: non c’è nessuna assegnazione e, a un respiro dall’inizio dell’estate, i giardinieri sono arrabbiatissimi. “Dopo mesi e mesi continuano le false promesse del sindaco Delunas e della sua maggioranza, nell’ultimo periodo abbiamo lavoricchiato solo qualche ora, riuscendo a guadagnare molto meno rispetto al passato”, spiega il portavoce Filippo Puppa, “le nostre famiglie sono allo stremo, non riusciamo più a stare dietro alle spese quotidiane e molti di noi sono costretti a chiedere prestiti a parenti e amici. Da oggi e sino a quando la situazione non si sbloccherà resteremo qui giorno e notte, la nostra dignità non è in vendita. Chiediamo solo di poter lavorare come abbiamo sempre fatto”.

Dal versante del Comune, l’ultimo sviluppo porta la data di sabato scorso, con le dichiarazioni dell’assessora comunale dell’Ambiente Tiziana Terrana: “Stiamo procedendo come previsto sulla gara da 18 mesi, che permetterà una gestione ottimale del verde pubblico per il 2019 e anche per tutto il 2020. Mercoledì 29 maggio è prevista l’apertura delle buste economiche, con conseguente aggiudicazione provvisoria. Seguirà la fase dei controlli, per arrivare così all’aggiudicazione definitiva nel giro di qualche settimana”. La data ics, quindi, sembra propizio essere quella odierna. “Ma noi non ci fidiamo, circolano voci contrastanti. Sinché non vedremo l’aggiudicazione all’impresa non ci sposteremo da qui”, dice Puppa. 


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