
Distrutta, spaccata infischiandosene che fosse stata messa lì a protezione di un bene storico. La staccionata di uno dei fortini del Simbirizzi, a Quartu, è finita in frantumi. E dietro, tanto per cambiare, c’è la mano del balordo o dei balordi di turno. A denunciare lo sfregio, l’ennesimo, a un bene storico è il presidente del comitato del Margine Rosso, Emanuele Contu: “Basta con il buonismo, basta con l’affidarsi al senso civico.
Due mesi di lavoro per recuperare un bene storico, con l’aiuto dei soci del comitato, in collaborazione anche con AssFortSardegna e con l’aiuto di tanti volontari e per la seconda volta il nostro lavoro viene distrutto”, spiega, imbufalito, Contu.
“Non ci arrendiamo di certo, ma se chiude un’asociazione o un comitato a causa di atti di delinquenza è una sconfitta per tutti.
Il nostro primo pensiero è lasciare. Non siamo abbastanza tutelati. Ci abbiamo provato, ma Quartu in queste condizioni non puó crescere. Non molleremo e lotteremo per coloro che vogliono una città migliore. Un’associazione che muore e’ una sconfitta per la città. Chiediamo maggiori tutele e bando alla delinquenza di qualsiasi genere. Altrimenti non cresceremo mai come società”.