La Regione stanzia poco più di 129mila euro per le indennità di sindaco, vicesindaco, presidente del Consiglio comunale e assessori di Quartu e il Comune accetta e ringrazia. Anche nella terza città della Sardegna chi governa avrà stipendi più alti, oggi è arrivato l’ok definitivo grazie alla determinazione dirigenziale del settore della Programmazione. Il dirigente Giuseppe Picci ha messo nero su bianco tutte le nuove cifre. Per i Comuni che hanno più 50mila e meno di centomila abitanti a Graziano Milia spettano 3904,42 euro al mese, al vicesindaco Tore Sanna 2928,31 e ad ogni assessore e al presidente dell’Aula 2342,65 euro. L’aumento c’è tutto, ma per quanto riguarda il primo cittadino e il titolare delle Politiche sociali, Marco Camboni, c’è una sforbiciata del cinquanta per cento, unicamente dovuta al fatto che stanno amministrando Quartu ma, contemporaneamente, non si sono messi in aspettativa dal lavoro: “Prenderò 3100 euro finali”, aveva già anticipato Milia, a Casteddu Online, lo scorso diciannove maggio. Di sicuro, per quanto l’aumento degli stipendi ai politici sia visto come fumo negli occhi da molti cittadini, tanto più in questo periodo di forte crisi, tra bollette alle stelle e prezzi pazzi ovunque, i soldi arrivati dalla Regione non bastano a coprire il fabbisogno annuale ma “non ci saranno stanziamenti dal bilancio comunale”. Insomma, nemmeno un centesimo dei quartesi finirà nei portafogli dell’attuale maggioranza.
Ancora più nel dettaglio, leggendo la determina dirigenziale, si può scoprire che vengono garantiti anche tutti gli arretrati, otto mensilità, a partire dallo scorso mese di gennaio, e che la stessa Giunta Milia ha disposto, con tanto di delibera dello scorso ventinove luglio, l’aumento delle indennità al sindaco per 5636,51 euro, pari al 44.36% dell’attuale indennità percepita, più tutte le nuove indennità, riproporzionate, a vicesindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale.