Milleseicento interventi tra Cagliari e Quartu, numeri raddoppiati tra il 2020 e il 2022, cioè tra il pre e il post Covid. Fanno paura i dati snocciolati dall’associazione Donna Ceteris: violenze per la maggior parte sessuali, poi minacce, stalking e violenza psicologica. Sono 37 le nuove donne aiutate a uscire dall’incubo che solo nel 22% dei casi vede il partner nel ruolo di carnefice. Gli ex partner sono il 24%, e spicca un 11% di aggressioni fatte da sconosciuti. Il 65% delle donne vittime di violenza ha un lavoro stabile o saltuario, spesso ai drammi hanno assistito anche i figli e le vittime, nel 41% dei casi, sono laureate. Età media? Soprattutto 31-50 anni. E la maggior parte delle donne che hanno chiesto aiuto non erano sposate con il loro aguzzino. “Sicuramente è cresciuta l’emersione dei casi di violenza”, spiega il sindaco Graziano Milia. “Un tempo questi fenomeni riguardavano solo poche categorie sociali e oggi, grazie alla grande mobilitazione di realtà quali Donna Ceteris, che ringrazio, emergono altre realtà. Sicuramente il virus ha portato conseguenze dal punto di vista psicologico pesantissime, che continueremo a conoscere per anni, soprattutto attraverso le nuove generazioni. È evidente che c’è stato un aumento” di casi di violenza “in seguito a quel dramma, l’isolamento, che abbiamo conosciuto tutti”. L’assessore alle Politiche sociali Marco Camboni ossrva che “il periodo nel quale tutti sono stati chiusi in casa ha portato a processi di deterioramento delle coppie. I nostri uffici accolgono tutte le istanze e richieste di persone vittime di violenza e attivano una serie di supporti, come il reddito di libertà che riesce a dare sollievo alle persone”. La presidentessa della commissione comunale Pari Opportunità Elisa Usalla conferma: “Durante i lockdown molte donne non si sono potute allontanare dal proprio carnefice. Una volta che la pandemia è scemata sono aumentate le denunce. Bisogna sempre denunciare, prendere coraggio e chiedere aiuto”.
I dati e le considerazioni sono emersi durante la presentazione della nuova campagna di Donna Ceteris per i diritti delle donne: ““L’8 ogni giorno senza paura” è lo slogan che guida la campagna di sensibilizzazione di Donna Ceteris presentata oggi a Quartu e che mira a coinvolgere tutti i soggetti civici nel territorio per costruire una rete antiviolenza a partire dal basso. I dettagli dell’iniziativa, compresa la presentazione in anteprima assoluta del “Registro Viola” – Registro delle buone pratiche di genere. “Questa è un’iniziativa che vede il mondo del volontariato e dell’associazionismo protagonista attraverso l’attività di Donna Ceteris” ha detto Graziano Milia. “Si tratta di un’attività molto delicata, che comporta lo sviluppo di un approccio empatico e di grande intimità con chi si rivolge a questo servizio: ecco perché il ruolo dei centri anti-violenza è insostituibile per noi all’interno del nostro territorio. L’amministrazione comunale di Quartu Sant’Elena si pone al fianco di questo genere di iniziative accompagnandole e sostenendole attraverso il proprio Assessorato alle Politiche Sociali”. Ancora: “La violenza e la discriminazione di genere sono fenomeni certamente non nuovi, ma che oggi emergono maggiormente rispetto al passato: questo è fondamentale perché a fronte di un incremento preoccupante dei dati possiamo dire di avere più strumenti di conoscenza e di contrasto a nostra disposizione, anche attraverso la costruzione di reti di protezione come quella di Donna Ceteris” “Lo slogan Oltre l’8 marzo è particolarmente efficace perché da un lato evoca l’assonanza con la lotta alla violenza di genere e dall’altro suggerisce che l’impegno a favore dei diritti e della tutela delle donne non può essere circoscritto a mere occasioni di rappresentanza, ma deve diventare un lavoro quotidiano e costante, dentro il mondo del volontariato e delle istituzioni, ma anche in tutti gli ambiti della nostra società”, ha concluso il Sindaco. “Con il progetto “L’8 ogni Giorno senza Paura” vogliamo avviare una rivoluzione culturale nell’ambito delle politiche di genere. Un progetto oltre le ricorrenze e i riti convenzionali, che mira a sensibilizzare le persone verso una delle piaghe più difficili a livello sociale. L’obiettivo di questo percorso – ha dichiarato la presidente del Centro Donna Ceteris Silvana Maniscalco – è quello di coinvolgere cittadine e cittadini nella complessa battaglia contro la violenza sulle donne attraverso l’adozione permanente di un manifesto di adesione alle attività e ai contatti del centro Donna Ceteris. Un modo per costruire e rendere operativa una rete di protezione sociale che parte dal basso, fatta di soggetti civici veri, non soltanto di iniziative di rappresentanza. In questo modo vogliamo che ognuno e ognuna possano sentirsi protagonisti di una campagna sociale che possa riguardare donne e uomini allo stesso modo. Quartu, in questo percorso, si candida ad essere un Comune di riferimento di eccellenza nella governance delle politiche di genere. Un modello amministrativo che guarda all’esempio e alle buone pratiche dei Paesi Europei, investendo tutto sulla partecipazione diretta della comunità verso azioni di denuncia e segnalazione di casi di violenza o maltrattamento sommersi o non dichiarati, in modo da responsabilizzare le persone ad un monitoraggio attivo nei propri ambiti sociali di prossimità”. Sempre su iniziativa di Donna Ceteris, partirà da Quartu la sperimentazione sul primo registro delle buone pratiche di genere – il Registro Viola – dove saranno inseriti gli enti pubblici e privati che più si distingueranno per un’equa distribuzione di incarichi al femminile, con indicatori che riguarderanno la presenza delle donne nei diversi ambiti lavorativi, la parità salariale, la tipologia di mansioni svolte. Il Registro, sarà online nelle prossime settimane attraverso un apposito dominio – lottoognigiorno.it – consentendo a tutti i Comuni e le imprese di iscriversi come ente virtuoso.