Quartu, assalto per i nuovi mastelli dei rifiuti: “Tanti cittadini e commercianti non li hanno ricevuti”

Fila e polemiche al centro De Vizia a Sa Serrixedda, da domani scatta il nuovo sistema di raccolta col microchip. Il Comune rassicura: “Sino al 18 aprile si possono utilizzare i bidoncini vecchi”, ma l’opposizione attacca: “Troppi documenti da presentare, in una stessa via ci sono negozianti che hanno già il nuovo kit e altri che si sono visti bocciare la richiesta: è il caos”


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Una lunga fila, al pari dell’attesa, per ricevere i nuovi mastelli per la raccolta differenziata che, da domani, entrerà in vigore a Quartu Sant’Elena. Tutti mastelli col microchip, con la speranza di dover pagare una Tari più leggera a partire dal 2023. E così, nell’ultimo giorno prima dell’inizio della rivoluzione, la foto pubblicata da una cittadina sui social, e vista anche da vari consiglieri comunali d’opposizione, ha creato scalpore e portato a polemiche. Il Comune, dal canto suo, rassicura: “È possibile prenotare online per avere i nuovi mastelli, gli incaricati De Vizia proseguono intanto la distribuzione porta a porta del kit di informazioni cartaceo. Fino al 18 aprile infatti sarà ancora possibile conferire i rifiuti con i vecchi mastelli, per consentire a chi non avesse ancora provveduto di inoltrare la richiesta per l’ottenimento dei nuovi contenitori. Si ricorda che non è più prevista la modalità di consegna porta a porta dei nuovi mastelli. Chi non avesse ancora ricevuto i nuovi contenitori dovrà pertanto inoltrare apposita richiesta agli uffici comunali, mediante prenotazione all’interno della sezione ‘istanze on line’ del sito istituzionale. In seguito a verifica della regolarità della posizione contributiva, gli uffici provvederanno a comunicare la data e l’orario dell’appuntamento per la consegna dei nuovi mastelli”, così si legge sul sito del Comune.
Ma l’opposizione scalpita, e il centrodestra sta per presentare un’interrogazione. Ad anticiparla è il consigliere sardista Tonio Pani: “I cittadini arrivano lì con la bolletta della Tari per dimostrare che stanno pagando, ma chiedono anche la documentazione del censimento. L’altro problema è che il database del Comune e quello della De Vizia sono diversi”, spiega Pani. “Le attività che stanno in città, alcuni hanno i mastelli ed altri no. Come mai? Non si sa il criterio legato alle consegne, è assolutamente assurdo. C’è gente che ha l’attività nella stessa via e ha i mastelli” e, sempre nella stessa strada, qualche altro commerciante “no. Ecco perchè, come minoranza, stiamo preparando un’interrogazione”.


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