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Quartu, addio ai crolli del costone a Salmagi e maxi progetto contro le esondazioni del Niu Crobu
Primi passi per mettere in sicurezza migliaia di quartesi che vivono a Salmagi e a ridosso del fiume. Previste reti paramassi e muri e gallerie in collina, mentre per evitare maxi esondazioni previsti interventi per proteggere stradine e ponti e deviazioni verso il rio Su Pau a Flumini o a Marina Residence
Due interventi che viaggiano in parallelo, entrambi molto importanti per la sicurezza di migliaia di quartesi. La Giunta Milia ha approvato le delibere con le quali si mettono nero su bianco le operazioni da fare e da proporre per eliminare il rischio di grossi crolli in via dei Castagni, nella zona di Salmagi, e mettere sotto scacco il rio Niu Crobu che, almeno una volta ogni tre anni, esonda e fa disastri sin quasi al rione di Flumini. “Si tratta di due finanziamenti regionali corposi, uno da 1,3 milioni e l’altro da un milione e mezzo”, spiega il vicesindaco Tore Sanna. “Oggi abbiamo gettato le basi per procedere con tutti i progetti in virtù di una prima parte di finanziamenti ricevuta. In via dei Castagni c’è un costone roccioso da mettere in sicurezza perchè si trova sopra tre case. Per la lottizzazione sorta accanto al Niu Crobu, dobbiamo sistemare definitivamente il corso d’acqua, evitando che in futuro possa creare danni, anche rientrando nel programma regionale del patrimonio”. Insomma, sia nel primo caso che nel secondo gli interventi da svolgere sono chiari, ma bisogna fare delle scelte precise.
A Salmagi il piano prevede l’installazione di reti paramassi, interventi di risagomatura dei versanti con trincee e berme di rallentamento, cioè ripiani intermedi da realizzare nella scarpata, più barriere e ostacoli artificiali e resistenti, più o meno rigidi, come muri in calcestruzzo o in terra rinforzata, in gabbioni, scogliere in grossi massi e gallerie artificiali con paramassi. Per il fiume, invece, servirà l’aiuto di esperti: necessaria una riprofilatura geomorfologica dell’alveo, poi un piano per l’accumulo delle piene in una zona di pericolosità idraulica segnata con la voce Hi4, cioè “molto elevata”. Ne sanno qualcosa gli abitanti che vivono a poca distanza dalle sponde del rio. Con i soldi della Regione dovranno essere messi in sicurezza tutti gli attraversamenti, sia strade sia ponticelli, e poi studiare come contenere le piene. Tra le ipotesi c’è quella di una deviazione del corso d’acqua nel rio Su Pau, che viaggia spedito sino alla spiaggia di Flumini di Quartu, a poca distanza da via Capo Carbonara, tra la porzione di spiaggia di Flumini di Sant’Andrea e quella della Marina Residence.