Pula, via alla cattura dei tori allo stato brado: ma il primo tentativo fallisce

Non si può dire “buona la prima”, perché non è andato a buon fine il primo tentativo di catturare i toni inselvatichiti che pascolano allo stato brado nelle campagne di Is Molas e che più di una volta hanno seminato il panico


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Sono iniziati oggi i tentativi di recupero dei tori allo stato brado che da tempo si aggirano  nelle campagne tra Pula e Villa San Pietro, seminando in taluni casi il panico. Come è accaduto negli scorsi giorni quando un esemplare ha caricato una bambina, fortunatamente senza gravi conseguenze. La soluzione che si era prospettata era quindi quella di narcotizzare i tori e trasferirli nei vari allevamenti che ne avevano fatto richiesta partecipando al bando promosso dal comune, per trovare soluzione a questa problematica.

Operazione, però, che secondo quanto spiega dal suo profilo facebook, la sindaca Carla Medau, almeno al primo tentativo non è andata a buon fine.

“La mandria, costituita da circa 100 bovini, verrà recuperata e condotta nell’apposito recinto che i Comuni di Pula e Villa San Pietro stanno costruendo a proprie spese e con un piccolo contributo della Città Metropolitana.Il tentativo odierno, che è stato quello di narcotizzare i tori ad opera dei veterinari ASL, non è andato a buon fine – scrive -.Si tratta di una situazione burocratica complessa, creatasi diversi anni fa, a cui la nostra Amministrazione sta lavorando incessantemente da tre anni per garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini. Ringrazio l’Ufficio Tecnico del Comune di Pula, nella persona di Donato Deidda e Lorenzo Leone, il Corpo di Polizia Municipale, il Corpo Forestale di vigilanza ambientale, i barracelli, la ASL di Cagliari e il Servizio Sanitario Regione Autonoma della Sardegna (ATS) che insieme stanno collaborando per la buona riuscita delle operazioni”.