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Stanare gli evasori. Quelli cioè che beneficiano dei servizi offerti dal Comune di Pula senza versare un euro nelle casse comunali pulesi. E poi equità nei confronti di tutti gli altri contribuenti. Sono le motivazioni alla base della tassa di soggiorno che l’amministrazione comunale di Pula sta mandando avanti. Qualche giorno fa lo stop da parte del revisore e gli attacchi dell’opposizione, oggi la replica della sindaca Carla Medau.
“Dopo un ampio dibattito in consiglio comunale e i passaggi in commissione”, spiega la prima cittadina, “abbiamo votato per la sospensione del punto perché il parere del revisore era negativo su un articolo. Ma era neutro sul resto del documento. Chiederemo al revisore un nuovo parere dopo la sistemazione dell’articolo 10 sul modello di esazione della tassa sulla scorta della nuova disciplina normativa che fa assumere ai proprietari degli immobili la qualifica di agenti contabili. Saranno loro”, aggiunge, “i responsabili del versamento della tassa a favore del comune che dovrà effettuare delle verifiche puntuali su ogni proprietario. È l’unico dubbio che il revisore aveva: si poteva prefigurare un’attività di controllo molto robusta e per questo invitava l’amministrazione ad avere adeguate risorse umane.
Il problema è superabile: ci sono pronunciamenti molto chiari sulle riscossioni. Vanno puntualizzati meglio questi aspetti e poi il regolamento tornerà in consiglio comunale. Pula potrebbe ricavare un gettito importante sulle case vacanze e perché puntiamo su un’amministrazione equa e garantista, le agenzie turistiche sfuggono al controllo e al versamento della tassa e i turisti hanno nel territorio tutti i servizi aggiuntivi (potenziamento del ritiro dei rifiuti, pulizia delle spiagge e programmazione degli spettacoli). Si tratta di una fetta di economia che sfugge al fisco e che produce utili senza che possano essere controllati. Il nostro obiettivo è anche quello di garantire equità nei confronti dei contribuenti e combattere l’evasione. Perciò rigetto in toto e le polemiche strumentali dell’opposizioni che non affrontano il problema vero: quello dell’evasione sulle case vacanze”.