Il Comune di Pula nella lista nera del ministero dell’Economia e delle Finanze. L’amministrazione guidata dalla sindaca Carla Medau è tra i Comuni che nel 2017 hanno chiesto finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche, per un totale di 1,618mila euro, ma avrebbero poi trasmesso solo dati parziali riguardo alle opere realizzate. L’accusa arriva dai consiglieri di minoranza del gruppo Prima Pula, guidato da Angelo Pittaluga, che chiedono alla sindaca di fornire spiegazioni sulla vicenda.
“Ci auguriamo che la sindaca, come richiesto dal ministero, sia in grado di produrre la documentazione necessaria per ottenere l’autorizzazione ad utilizzare queste importanti risorse finanziarie”, affermano i consiglieri dell’opposizione sul sito PulaOnLine. Qualora ciò non avvenisse, Pula andrebbe incontro a pesanti penalizzazioni previste per i Comuni inadempienti, fra le quali il blocco delle assunzioni e l’impossibilità di utilizzare i fondi comunali.
“Al di là della possibilità di integrare la documentazione, cosa che ci auguriamo, per Pula rimane comunque il danno d’immagine dell’essere citata nell’elenco nazionale dei Comuni inadempienti, e questo per aver agito con superficialità e approssimazione, in antitesi con la tanto propagandata “buona amministrazione” del programma elettorale 2014, replicato nel 2017, appena un anno fa”, aggiungono i consiglieri di Prima Pula.
Secondo il gruppo di opposizione, la sindaca Medau sarebbe la prima responsabile della carente efficienza amministrativa, risultato del ‘fuggi fuggi’ generale di funzionari e impiegati comunali registrato negli ultimi anni. “La perdita di risorse professionali di grande competenza, oggi sostituite, in significativa misura, da personale che ancora deve acquisire la necessaria esperienza, in certi casi con rapporto di lavoro precario, sta determinando un calo sostanziale dell’efficienza amministrativa – sostiene il gruppo consiliare – e il caso che stiamo segnalando ne è una riprova”.