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Pula – L’isola di San Macario passa al Comune, l’incalcolabile scrigno di storia, che racchiude una torre costiera del 500 e anche i resti di un eremo bizantino, potrà essere fruibile ai visitatori dopo i lavori di messa in sicurezza.
La Giunta Regionale concede in comodato d’uso gratuito al Comune di Pula l’isola di San Macario. A seguito della presentazione di un progetto di fattibilità finalizzato a trovare risorse per il recupero e la valorizzazione dell’isola di S. Macario da parte dell’Amministrazione Cabasino, la Giunta Regionale ha concesso l’area in comodato d’uso gratuito al Comune di Pula.
Nonostante la sua piccola estensione, l’isola è un tesoro di storia dove è possibile osservare una torre costiera del 500, i resti di un’antica tonnara, le vestigia di una chiesetta e di un eremo bizantino. Inoltre l’isola viene considerata unica da un punto di vista naturalistico per la crescita spontanea della Brassica Insularis e per la sua importanza come sito di nidificazione e rotta migratoria dell’avifauna.
Il Sindaco Walter Cabasino nell’esprimere soddisfazione per l’accoglimento della richiesta ha dichiarato: “Sarà ora priorità dell’Amministrazione trovare delle linee di finanziamento per mettere in sicurezza gli stabili e renderli fruibili ai visitatori”
L’Assessora alla Cultura, Manuela Serra, nell’evidenziare l’importanza storica di questa acquisizione da parte del Comune, rimarca: “Non appena saranno terminati i lavori di recupero dell’area, l’isola di San Macario aggiunge un nuovo tassello all’offerta turistico culturale di Pula da mettere a sistema con l’area archeologica di Nora, l’area umida della laguna, la chiesa di S. Efisio e della Batteria Corrado Boggio”.