Pula, la Zona Speciale di Conservazione trasformata in un parcheggio per le auto

A Su Stangioni Perd’e Sali i massi per delimitare i passaggi sono stati spostati e nonostante il divieto di transito a difesa del terreno, per tutelare il ripristino di “vita”, l’area viene rigorosamente oltraggiata e utilizzata come parcheggio.


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Un piccolo angolo di paradiso a due passi dalle spiagge prese d’assalto da migliaia di turisti che, ogni giorno, affollano il litorale: natura, mare, sabbia e tranquillità, questa è Su Stangioni Perd’e Sali, una spiaggia che tanto può dare ma che, attualmente, non dispone nemmeno di un cestino per raccogliere i rifiuti. Non solo: “Perché la spiaggia non viene pulita e setacciata come tutte le spiagge del comune del suo territorio?” si interroga un cittadino. Ma ciò che attira maggiormente l’attenzione è la natura da preservare utilizzata come parcheggio per le automobili. La segnalazione alle istituzioni locali è stata inoltrata a inizio anno da un privato che ha sottolineato: “La strada che parte dal Comune di Pula per arrivare alla spiaggia di Porto Columbu non è più chiusa totalmente con dei massi, poiché sono stati levati da ignoti; questo favorisce il passaggio di automobili nel tratto di demanio marittimo che collega il Comune di Pula con il Comune di Sarroch; gli stessi massi sono stati levati nei tre punti strategici di blocco (all’inizio della spiaggia, a metà della stessa, e alla fine nel tratto adiacente al Comune di Sarroch), consentendo il passaggio di automobili, notato oggi stesso dallo scrivente. Mi pare superfluo ricordare che la zona è sottoposta a tutela ambientale; alla luce di quanto si chiede pertanto che il vostro Ente competente provveda a risistemare nuovamente i massi per evitare che i cittadini con il passaggio delle automobili e motorini arrechino un danno al patrimonio ambientale”.

Attualmente i massi non sono ancora stati riposizionati per evitare l’accesso dei mezzi a quattro ruote, fioccano le multe da parte della polizia municipale ma l’ingresso è ancora aperto. Riprende la problematica la parte di minoranza che siede in consiglio: “Dal 2017 è ZSC, Zona Speciale di Conservazione, negli anni fino ai primi mesi del 2022 per salvaguardare la spiaggia, l’habitat e la biodiversità, l’intera zona è stata oggetto di interventi di riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente costiero attraverso finanziamenti europei e non solo. La progettazione di ingegneria naturalistica volta a eliminare tutti gli impatti negativi legati al degrado, alle attività antropiche e all’erosione costiera, sono stati vanificati completamente dal disinteresse dei nostri Amministratori”.


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