Psichiatria rinasce con nuovi servizi a Is Mirrionis. Diversi sono i progetti che quest'anno sono stati attivati all'interno del reparto di psichiatria dell'ospedale Santissima Trinità, nel quartiere di Is Mirrionis, a Cagliari.
"Nel Reparto Psichiatrico di Diagnosi e Cura 2, il processo di umanizzazione delle cure e il riconoscimento della persona nei suoi diritti fondamentali, passa attraverso l'apertura del reparto stesso alla famiglia e al volontariato". Queste le parole di Pierfranco Trincas, direttore del reparto psichiatrico dell'ospedale, che questa mattina, insieme a volontari, medici e familiari, ha presentato le iniziative e i progetti pensati e organizzati nel corso degli ultimi mesi.
"Il primo progetto a partire è stato 'Intervento riabilitativo nell'ambito delle attività espressive' " - spiega Monica Cau, educatrice - "Un progetto che prevede diversi incontri settimanali nei quali i pazienti possono confrontarsi, possono raccontare i loro problemi, sia riguardanti la loro salute che riguardanti i loro affetti. Attraverso attività grafico-pittoriche e attraverso un'attenta ed esperta gestione di gruppo da parte della psicologa e dell'educatrice, aiutiamo a migliorare l'esperienza del ricovero, rendendola meno traumatica".
Lo 'Spazio famiglia' è un altro progetto destinato principalmente ai familiari dei pazienti ricoverati, ai quali vengono spiegate tutte le risorse disponibili da parte dell'ospedale e vengono illustrati i punti di riferimento (volontari e medici) da chiamare in caso di bisogno nel periodo post-ricovero. Al progetto hanno partecipato sia i volontari UFE (Utenti Familiari Esperti) e sia due commercialisti e due avvocati che forniranno le loro consulenze gratuitamente a chiunque ne avrà bisogno.
'Usa il tuo tempo', l'iniziativa volta alla realizzazione di spazi ricreativi e di laboratori (cucina, dècoupage, disegno ecc.). Durante il ricovero, una persona blocca completamente i suoi ritmi e, grazie a queste attività, occupa il suo tempo e lo utilizza per svolgere le attività che più gli interessano.
"Grazie al progetto 'Orto sinergico' " - spiega Salvatore Porta, presidente dell'Associazione AgriCulture - "si può seguire passo passo la crescita delle piante, lavorando ogni giorno per farle crescere dopo averle piantate. Ci si può occupare di uno spazio verde e si può coltivare tutto quello che si vuole, stando all'aria aperta, mettendosi in gioco e aiutandosi lavorando insieme".