Prs: Confcommercio Sardegna, innovazione competenze e incentivi

Passo avanti su logica imprese ma rischi da spese settoriali


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Innovazione, crescita delle competenze imprenditoriali attraverso percorsi formativi, sviluppo urbano e territoriale e incentivi alle imprese. Sono questi i punti cardine sulle quali si basa la proposta di Confcommercio Sardegna per il Programma regionale di Sviluppo presentato in bozza dalla Giunta regionale. Un Psr che rappresenta, “per la prima volta, un indubbio passo avanti che il governo regionale sta portando avanti in un ottica di condivisione delle scelte e che, come Confcommercio Sardegna, non possiamo che apprezzare. Nella sua impostazione, però – spiega il presidente Agostino Cicalò – il Prs tenta di superare la logica industriale ma si scontra con una organizzazione della macchina regionale ancora divisa in settori anche per quanto riguarda gli stanziamenti, assegnati agli assessorati ‘tradizionali’. ”

“Altro aspetto rilevante e che condividiamo è l’approccio Keynesiano. Se questo è il fondamento ispiratore ci aspettiamo politiche di breve periodo che vadano ad incidere immediatamente sulle debolezze del sistema sardo, con la speranza che il lungo periodo riesca a garantire al sistema delle imprese che rappresentiamo la sopravvivenza e non la morte. Ebbene – sostiene l’organizzazione – ci troviamo di fronte ad un piano che, come enunciato, va ad agire sui fattori produttivi e cancella, finalmente, la specializzazione per settori produttivi ma come spesso accade la differenza tra idea ed azione si andrà a scontrare con un’organizzazione regionale ancorata alla medievale specializzazione per settori – dice Confcommercio – E’ per questo che il nostro favore alla visione generale del Psr si smorza pensando agli effetti che si andranno a riverberare in modo flebile nei nostri settori di riferimento”.

Le Imprese attive nel Commercio in Sardegna al 30 giugno 2014, dai dati Movimprese sono 143.168, le imprese del Commercio attive sono 39.379, pari al 27,50% del totale. Il settore che maggiormente si è sviluppato di più in questi anni è proprio il commercio nella versione elettronica a livello mondiale con tassi di + 20% annuo e solo in Italia la crescita è prevista per il 2014 del 6%.