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Hanno un volto e un nome – meglio, tre volti e tre nomi – gli autori del rogo scoppiato il ventuno luglio scorso nella zona del lago di Poggio dei Pini. Le fiamme erano state domate, a fatica, da 2 squadre antincendio insieme alle squadre antincendio della Società Cooperativa Poggio dei Pini, Corpo Forestale, Misericordia Capoterra e l’elicottero antincendio EliPula. Si tratta “di tre ragazzini di quattordici anni, ieri si sono presentati negli uffici della Cooperativa Poggio dei Pini, mossi dal rimorso per quanto commesso”. Quando sono arrivati c’era anche il vicepresidente Federico Onnis Cugia. È lui ad averli incontrati e a raccontare, in esclusiva a Casteddu Online, la “giustificazione” dei tre minori: “Hanno detto che si trovavano lì, uno di loro ha tirato fuori dalla tasca un accendino e si sono messi a bruciare delle sterpaglie, senza però immaginarsi delle gravi conseguenze del gesto”, cioè le fiamme che hanno incenerito un migliaio di metri quadri di macchia mediterranea.
“Stiamo contattando le loro famiglie, tutti e tre abitano tra Poggio dei Pini e le lottizzazioni vicine. Al momento non sappiamo ancora quali provvedimenti adotteremo”, spiega Onnis Cugia, “vogliamo prima discutere con i loro genitori per cercare di individuare, per quanto possibile, un percorso comune. Già il fatto che i ragazzini si siano presentati di persona per chiedere scusa è un qualcosa di importante”.